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Lunedì 30 MAGGIO 2016
Lazio. Presidio sanitario al Centro commerciale, quasi 900 interventi in un anno

Il presidente della Regione fa il bilancio del servizio attivato a Porta di Roma. “Rappresenta un elemento importante di sicurezza per i cittadini e ha permesso di snellire il numero di chiamate al 118”. Il progetto è di estendere questo modello anche ad altre grandi strutture commerciali a Roma e nel Lazio.

“Quasi 900 interventi in un anno: i dati confermano che il presidio al centro commerciale di Porta di Roma, il primo in Italia e nel Lazio, è stata un’ottima intuizione che si sta, pian piano, dimostrando un esperimento riuscito”. Ad affermarlo, in una nota, è il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Due, in particolare, i vantaggi ottenuti grazie al nuovo presidio. “Innanzitutto la presenza di un presidio sanitario all’interno di una struttura frequentata ogni giorno da migliaia di persone rappresenta un elemento importante di sicurezza per i cittadini che si trovano in difficoltà e ai quali, grazie alla presenza di personale medico, viene prestato il primo soccorso. Allo stesso tempo, si è riusciti a snellire il numero di chiamate al 118 e, di conseguenza, il numero degli interventi d’emergenza, riducendoli ai casi di stretta necessità. L’auspicio è quello di estendere questo modello anche ad altre grandi strutture commerciali a Roma e nel Lazio, così come previsto all’interno della nostra proposta di legge regionale sul commercio, attualmente all’esame del Consiglio Regionale”.

Zingaretti evidenzia quindi che “la nostra strategia fin dall’inizio, per alleggerire il carico dei Pronto Soccorso, è stata quella di dotare il territorio di una rete capillare di presidi per l’emergenza e per le prime cure. L’apertura delle Case della Salute e l’attivazione dei Poliambulatori nei week-end sono azioni innovative pensate e realizzate proprio con questo obiettivo strategico. Il cittadino non va lasciato mai solo, e la presenza di presidi sempre accessibili contribuisce, da una parte, a sgravare il sistema dell’emergenza, dall’altra a garantire il diritto alla salute e all’assistenza per tutti”.

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