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Venerdì 27 MAGGIO 2016
Responsabilità medica, 32 i casi trattati dalla Commissione conciliativa nel 2015

Il 26,5% dei casi si è concluso il procedimento  con una proposta di conciliazione o un provvedimento finale formulato dalla Commissione all'udienza finale, nel 13% dei casi è stata deliberata l'inammissibilità della domanda per manifesta infondatezza della medesima. In totale sono 272 i casi pervenuti alla commissione dal suo insediamento nel 2007. Il bilancio

Nel corso del 2015 la Commissione conciliativa per questioni di responsabilità medica della Provincia Autonoma di Bolzano ha trattato 32 casi. In 4 casi si trattava di domande pervenute nel 2013, mentre 11 casi risalivano al 2014 e 17 al 2015. Il 26,5% dei casi si è concluso il procedimento  con una proposta di conciliazione o un provvedimento finale formulato dalla Commissione all'udienza finale, nel 13% dei casi è stata deliberata l'inammissibilità della domanda per manifesta infondatezza della medesima. In totale sono 272 i casi pervenuti alla commissione dal suo insediamento nel 2007. Resta costante il numero dei ricorsi alla Commissione. È questo, in sintesi, il bilancio dell’attività della Commissione appena pubblicato.

Un’attività che l'assessore alla sanità della PA di Bolzano, Martha Stocker, definisce “importante” perché “consente spesso di raggiungere un accordo in tempi ragionevoli tra le parti senza fare ricorso alla giustizia ordinaria, dove i tempi sono molto più dilatati”.

“Ogni anno - afferma l’assessore in una nota - vengono erogate circa 8 milioni di prestazioni ambulatoriali specialistiche in Alto Adige caratterizzate da un alto livello qualitativo e dalla soddisfazione dei pazienti. Come in ogni settore si possono però verificare degli errori”.

“Grazie alla commissione - afferma il presidente della Commissione, Oswald Leitner - si può spesso trovare un accordo e possono essere chiarite, in un confronto extragiudiziale, situazioni che coinvolgono pazienti e medici in una cornice di reciproco rispetto. La durata media di un procedimento preso in esame dalla Commissione è di circa sei mesi e mezzo. Mentre un procedimento giudiziario ha una durata molto più lunga”.

La nota provinciale ricorda che l'ambito di azione della Commissione conciliativa per questioni di responsabilità medica della Provincia Autonoma di Bolzano è circoscritto a due ipotesi ben precise: (a) ai "casi in cui un paziente ritiene che la propria salute sia stata danneggiata da un errore nella diagnosi o nella terapia quale conseguenza di un'azione od omissione proveniente da soggetti esercenti la professione medica"; (b) ai "casi in cui si sostiene che il danno alla salute è una conseguenza dell'omessa o irregolare informazione".

La conciliazione si svolge sulla base di questi principi generali: (a) la volontarietà del procedimento; (b) la sua gratuità; (c) la non vincolatività dei pareri medico-giuridici espressi dalla commissione conciliativa. Senza la partecipazione volontaria delle parti (la persona danneggiata o, nel caso del suo decesso, gli eredi, i medici coinvolti e, se dipendenti, la struttura sanitaria pubblica o privata) il procedimento non può essere iniziato.

La partecipazione si realizza con la presenza, diretta o tramite un atto di procura, delle parti alla prima udienza con la conseguenza che non potrà essere attuato alcun tentativo di conciliazione se una di esse non compare a tale udienza, salvo ovviamente legittime richieste di rinvio. In questa ipotesi la domanda presentata da chi ne ha titolo viene archiviata venendo meno la possibilità di procedere al tentativo di conciliazione.

La Commissione è composta, oltre che dal presidente Oswald Leitner, giudice del Tribunale di Bolzano, da Antonia Tessadri, medico specialista in medicina legale e delle assicurazioni, libero professionista di  Trento, da Stephan Vale, avvocato in Bolzano e da  Silvia Winkler, avvocato di  Bressanone.

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