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Giovedì 26 MAGGIO 2016
XV Giornata nazionale del sollievo. Alla Puglia il premio Gerbera d'oro

Il prestigioso premio attribuito alla Regione Puglia ed in particolare alla Fondazione “Opera Santi medici Cosma e Damiano – Bitonto Onlus”, per il progetto dal titolo “Verso una città del benessere solidale. La forza della marginalità: costruire, abitare, curare”. 169 le iniziative in tutto il Paese per la Giornata nazionale del sollievo

Il premio “Gerbèra d’oro” 2016 (riconoscimento che ogni anno è attribuito dalla Fondazione Ghirotti e dalla Conferenza delle Regioni ad una struttura sanitaria che si è distinta nell’affrancamento dal dolore inutile e le terapie più avanzate e umanizzazione delle cure) è stato attribuito alla Regione Puglia ed in particolare alla Fondazione “Opera Santi medici Cosma e Damiano – Bitonto Onlus”, per il progetto dal titolo “Verso una città del benessere solidale. La forza della marginalità: costruire, abitare, curare”. Hanno partecipato all’edizione 2016 del premio “Gerbera d’oro” 42 progetti provenienti da 14 regioni.

La Commissione ha poi attribuito “menzioni speciali” ad altri tre progetti. Uno proveniente dalla Regione Emilia-Romagna promosso dalla Rete delle cure Palliative AUSL di Bologna. Si tratta di “una visione innovativa che, integrando la Rete strutturata di Cure Palliative dell'area metropolitana di Bologna, un sistema di 12 ambulatori, di cui 5 sono in collaborazione con il Terzo settore, si occupa della presa in carico, della continuità con particolare riguardo delle cure palliative precoci.

Un altro progetto “menzionato” arriva dalla Regione Lombardia e precisamente dalla Direzione generale ATS di Bergamo e riguarda la figura del caregiver. L’obiettivo è dare il giusto riconoscimento ed offrire un concreto sostegno ad una figura - quella del Caregiver – diventata ormai fondamentale per l’assistenza anche sanitaria, la cura e il sostegno di una persona cara non autosufficiente, fornendo aiuto nelle difficoltà della vita quotidiana. Il progetto promuove un percorso di sostegno - anche mediante l’istituzione del Fondo a favore della famiglia e dei suoi componenti fragili.

La terza ed ultima menzione riguarda la Regione Veneto, nello specifico l’Azienda ULSS3 di Bassano con un progetto intitolato “Donne per le Donne”. Il progetto si rivolge alle donne colpite dal tumore al seno, una patologia che comporta un cambiamento non solo nel corpo, ma nella vita stessa. Dalla quotidianità alle prospettive future: la donna si riscopre in un processo di autoriconoscimento. E’ dall’esperienza di malattia di Manuela che nasce l’idea di un Fotolibro, un sostegno prezioso per combattere lo sconforto. Il volume ha come protagoniste donne che hanno condiviso la diagnosi di tumore al seno con testimonianze scritte e brevi poesie.

Per la Giornata del Sollievo del 29 maggio sono previste 169 iniziative in gran parte del territorio italiano (la segreteria della Conferenza delle Regioni ha raccolto le schede provenienti da 15 regioni) contribuiranno a sensibilizzare cittadini, operatori sanitari, strutture ed istituzioni sul tema della lotta al dolore.

“Si tratta di una serie di manifestazioni che testimoniano più di ogni parola l’impegno delle Regioni italiane per la giornata nazionale del sollievo - ha dichiarato Antonio Saitta, coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle regioni -. Se guardiamo alla capillarità e alla diffusione di questi 169 eventi  ci rendiamo conto che l’impegno per la diffusione della cultura del sollievo è reale e concreto. E se a tutto ciò aggiungiamo l’azione delle diverse strutture sanitarie per lo sviluppo delle cure palliative – testimoniato anche dai progetti premiati nell’edizione 2016 della “Gerbera d’oro 2016” - credo che ne possiamo trarre conclusioni che ci inducono ad un  moderato ottimismo. Siamo di fronte ad una rivoluzione culturale nell’approccio alle cure e alle terapie nelle fasi più difficili o terminali di molte patologie. Una svolta che stiamo affrontando – ha concluso Saitta - anche grazie all’impegno e alle capacità professionali degli operatori e dei medici del servizio sanitario, alle innovazioni di molte strutture e grazie anche all’impegno e alla creatività del terzo settore e del mondo del volontariato”.
 
Lorenzo Proia

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