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Mercoledì 18 MAGGIO 2016
Decreto scuola. Sifo, Sifact e Sinafo bocciano l'emendamento su scuole di specializzazione: “Abrogato diritto a contratti di formazione”

I farmacisti ospedalieri e territoriali del Ssn criticano anche l'eliminazione della programmazione degli accessi che "garantiva un bilanciato equilibrio con i numeri di turn-over, contenendo in tal modo la formazione di sacche di precariato". Sifo, Sifact e Sinafo stanno ora considerando l'ipotesi di non accogliere più specializzandi che accederanno alle scuole a seguito di questa "sciagurata riforma".

I farmacisti ospedalieri e territoriali del Ssn bocciano le nuove misure previste per la scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera contenute nell’articolo 2 bis della legge recante “Disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico” approvata recentemente dal Senato. "In particolare - spiegano - l'abrogazione dell'articolo 8 della legge 401/2000 toglie ai nostri specializzandi la possibilità di accedere alla scuola di specializzazione usufruendo dei contratti di formazione e, inoltre, abolisce il numero programmato degli accessi".
 
"Le motivazioni addotte per giustificare questi interventi sono sostanzialmente riconducibili alla volontà governativa di eliminare le attuali criticità che riguardano l’apertura delle scuole di specializzazioni 'non mediche', rimandando ad un futuro (incerto) la loro rivisitazione. Ma il legislatore non ha considerato il fatto che per la scuola di specializzazione in farmacia ospedaliera il riordino è stato già effettuato con il Dm 68 del 04/02/2015 - sottolineano Sifo, Sifact e Sinafo -. Quindi, non solo, con questa legge, è stato abrogato il diritto ai contratti di formazione (il decreto 68 che riordina la materia prevede le stesse regole formative degli specializzandi medici che diversamente ne dispongono) ma viene eliminata la programmazione degli accessi che garantiva un bilanciato equilibrio con i numeri di turn-over, contenendo in tal modo la formazione di sacche di precariato.
 
Da qui la decisione da parte dei farmacisti ospedalieri e territoriali del Ssn, strettamente coinvolti nella rete formativa professionalizzante, di "considerare seriamente" l’ipotesi di non accogliere più gli specializzandi che accederanno alle Scuole a seguito "di tale sciagurata riforma".

"Si ritiene a questo punto ineluttabile il ricorso alla Corte Europea per l'ennesima beffa ai danni della nostra scuola di specializzazione che già da tempo attendeva i contratti di formazione a seguito, anche, della sentenza del Consiglio di Stato del 2013", conclude la nota.

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