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Martedì 10 MAGGIO 2016
Campania. Ripartono il Pronto soccorso e la Radiologia dell’ospedale di Frattamaggiore. In arrivo la Rianimazione

La ripresa del servizio è stata salutata dalla visita del Presidente De Luca. “Per troppo tempo la popolazione dell’area a Nord di Napoli è stata considerata come di serie B. Oggi occorre potenziare l’offerta ospedaliera, così da migliorare l’assistenza e contribuire a chiudere una delle pagine più vergognose della nostra sanità: la cronica presenza di barelle al Cardarelli", ha detto De Luca.

Dopo sei mesi di lavori riapre i battenti il Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore presidio della Asl Napoli 2 Nord. Una chiusura forzata per ripristinare e adeguare gli allacci fognari che comportavano il periodico allagamento della struttura in concomitanza con le piogge, l’ultimo verificatosi lo scorso 29 ottobre. La ripresa del servizio è stata salutata dalla visita del Presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, dal Sindaco di Frattamaggiore Marco del Prete, del Commissario dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio d’Amore e da numerosi rappresentanti delle Istituzioni locali e regionali.

“Per troppo tempo la popolazione dell’area a Nord di Napoli è stata considerata come di serie B, non preoccupandosi della qualità dei servizi sanitari garantiti su questo territorio – ha detto il presidente Vincenzo De Luca - oggi occorre potenziare l’offerta ospedaliera, così da migliorare l’assistenza e contribuire a chiudere una delle pagine più vergognose della nostra sanità: la cronica presenza di barelle al Cardarelli. Per queste ragioni occorre aprire in tempi rapidi la rianimazione del San Giovanni di Dio; un reparto che attende di vedere la luce da troppi anni”.

Proprio la chiusura dell’emergenza dell’ospedale di Frattamaggiore e l’esigenza di lavori di adeguamento del pronto soccorso del presidio di Pozzuoli (dove è presente, ma non ancora attiva, l’emodinamica presso l’Utic), in questi mesi ha aggravato il’ingolfamento di barelle al pronto soccorso del Cardarelli. Fenomeno su cui, a più riprese, è intervenuto il presidente De Luca sollecitando un piano ad hoc, poi adottato, che prevede il coinvolgimento di posti letto dei vicini ospedali dei Colli e del Policlinico Federico II e un dispositivo di movimentazione interna dei malati che aumenta la velocità e l’efficienza del turn-over dei pazienti. Un dispositivo che funziona, tanto che da alcuni giorni la medicina e la chirurgia del Cardarelli sono privi di barelle.  

De Luca ha fatto un sopralluogo negli ambienti ripristinati a Frattamaggiore parlando coi primari dei reparti e con il Direttore sanitario dell’ospedale. “Sono venuto qui per la prima volta il 14 novembre scorso, il giorno successivo al mio insediamento - dice il commissario dell’Asl Napoli 2 nord Antonio d’Amore - per constatare di persona la gravità della situazione e portare la mia solidarietà alla comunità e agli operatori colpiti dai danni dell’allagamento. In pochi mesi, grazie all’impegno di tanti operatori dell’Azienda, abbiamo fatto ripartire le attività che erano state sospese, facendo interventi che si attendevano da molti anni. Ora, considerato quanto il San Giovanni di Dio è importante per la popolazione del territorio, occorre che si guardi avanti con fiducia, assecondando i bisogni di salute di queste comunità”.

Con la ripresa delle attività di Pronto Soccorso, ritorna alla piena attività anche il servizio di Radiologia del San Giovanni di Dio.

“Continuiamo a lavorare di comune accordo con la Regione Campania e con l’Asl, per migliorare l’offerta sanitaria del San Giovanni di Dio ed offrire sempre maggiori servizi al nostro territorio” ha concluso il sindaco Marco del Prete.

No excess system: contro droghe e alcool tra i giovani
Nell’occasione è stato anche presentato il progetto “No Excess System” per la prevenzione e informazione tra i giovani e il contrasto all'utilizzo di alcool, droghe e gioco d'azzardo. Il sistema è stato realizzato dalla comunità di recupero per le dipendenze patologiche 'La Scheggia', in collaborazione con la Regione Campania, il Dipartimento di Sanità pubblica dell'Università Federico II di Napoli e l'Asl Napoli 2 Nord e con  il patrocinio del Miur.

Il progetto si avvale delle nuove piattaforme di comunicazione quali Whatsapp, per sensibilizzare i giovani sui rischi e i danni che possono derivare dall'abuso di alcool e dal consumo "anche occasionale" di droghe e la pratica del gioco d'azzardo.

''Uno strumento efficace per raggiungere i giovani utilizzando il loro linguaggio, fornendo un'informazione rapida e comprensibile – ha spiegato Gabriella Fabbrocini del Consiglio superiore Sanità e docente della Federico II  intervenendo alla presentazione.

In via sperimentale saranno coinvolti circa 1100 giovani tra i 14 e i 18 anni di istituti superiori e comunità giovanili del territorio di competenza della Asl Napoli 2 Nord. Secondo i dati raccolti, il consumo di alcolici si conferma un'abitudine diffusa tra i giovani. In particolare, ancora una volta gli alcol-pops (apparentemente innocui, ma contenenti superalcolici) risultano essere le bibite di tendenza: oltre il 67 per cento del campione ha infatti ammesso di berne. Oltre il 40 ha poi dichiarato di fumare dalle 6 alle 10 sigarette al giorno, mentre Il 19,4 per cento ha ammesso di essere stato almeno una volta in un'auto o su una moto condotti da una persona che aveva assunto sostanze.

“Quella delle dipendenze è un’emergenza alla cui risoluzione un contributo fondamentale sta arrivando, in Campania, da progetti di qualità quali quello presentato stamane – evidenzia Raffaele Topo, presidente della V Commissione Sanità e sicurezza sociale del Consiglio Regionale della Campania – l’obiettivo, adesso, è di stabilizzare tali risorse creando continuità”.
 
Ettore Mautone

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