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Lunedì 09 MAGGIO 2016
Umbria. Bambina di un anno di vita riacquista l’udito grazie ad un impianto coleare

La bimba, residente nel Lazio, è stata sottoposta all’intervento chirurgico presso l’Ao di Perugia. Valentina ha compiuto il suo primo anno di vita pochi giorni fa. I genitori: “Non poteva esserci compleanno migliore”. Ricci (Ao Perugia): "Puntualità di diagnosi e trattamenti fondamentale per completo recupero linguistico e cognitivo".

Quattro giorni di ricovero e questa mattina Valentina, una bimba di 1 anno di Viterbo, è stata dimessa ed è tornata a casa con i genitori, dopo essere stata sottoposta, all’Ao di Perugia, a un intervento chirurgico per applicare un impianto cocleare bilaterale. In pratica un orecchio elettronico artificiale che aiuterà la bambina di superare i problemi di udito con cui è nascita.

“Abbiamo ricevuto Il più grande regalo di compleanno per la nostra bambina”,dice la mamma all’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, spiegando che Valentina ha compiuto il suo primo anno di vita pochi giorni fa “e sono sei mesi che aspettiamo questo giorno. Finalmente un po’ di serenità anche per la nostra famiglia; la felicità di parlare a mia figlia e farle arrivare la mia voce”. La mamma racconta di avere ricevuto la diagnosi che la bambina aveva un problema di sordità due giorni dopo la nascita. “Per qualche settimana abbiamo sperato si trattasse solo di una sordità momentanea, ma poi all’ospedale di Orvieto ci hanno detto che a Perugia avremmo ricevuto una assistenza eccellente. Parole sante, sono stati tutti straordinari e non finiremo mai di ringraziarli”.

“Valentina era affetta da ipoacusia profonda bilaterale d è stata sottoposta ad intervenuto chirurgico in occasione di un corso di esperti internazionali di chirurgia otologica, che periodicamente organizziamo presso la struttura complessa di Otorinolaringoiatria – spiega il Prof. Giampietro Ricci, che ha eseguito l’intervento in collaborazione con il Prof. Jacques Magnan di Marsiglia -. Di interventi analoghi a quello di giovedì ne eseguiamo 25 all’anno, la metà dei quali riguardano bambini affetti da ipoacusia grave. I risultati che si conseguono sono straordinari, grazie all’apporto di una squadra di specialisti, audiometristi e logopedisti e psicologi di grande esperienza e professionalità”.

“Il caso di Valentina – ggiunge il prof. Ricci - evidenzia la efficacia dei protocolli di diagnosi e cura attuati dalla rete sanitaria della nostra regionale, che consentono la diagnosi e la attivazione di trattamenti riabilitativi in tempi assolutamente utili per un completo recupero linguistico e cognitivo dei bambini . Le principali società internazionali che si occupano di sordità infantili raccomandano infatti la formulazione di una diagnosi entro i tre mesi di età, la eventuale protesi da applicare entro i 6 mesi e l’impianto cocleare entro i 12 mesi, esattamente i tempi che sono stati osservati in questo caso. Tanto più gli interventi saranno ritardati rispetto ai tempi ideali, tanto meno essi risulteranno efficaci”.

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