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Venerdì 06 MAGGIO 2011
Biotestamento. Marini (Cnb): “Dibattito bloccato da pastoie dogmatiche”

Il vice presidente del Comitato nazionale per la bioetica, Luca Marini, interviene sul dibattito sul fine vita e lancia una proposta: “Approviamo il biotestamento anche per avere più disponibilità di organi per il trapianto”.

“Ancora una volta il dibattito italiano sul biotestamento non riesce ad affrancarsi dalle pastoie dogmatiche in cui si è invischiato inconsapevolmente o strumentalmente, a detrimento della corretta informazione dei cittadini”. Così il professor Luca Marini, titolare della Cattedra Jean Monnet di biodiritto alla Sapienza di Roma e vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica, commenta con una nota le polemiche di questi giorni sul testamento biologico. “Il mantenimento in vita dei malati in stato vegetativo – precisa Marini – limita la disponibilità di organi a scopo di trapianto, mentre un’apertura al biotestamento dilaterebbe enormemente questa disponibilità. Qual è la scelta giusta e, soprattutto, quella condivisa dalla maggioranza dei cittadini? Qui sta il problema e qui si manifesta l’incapacità decisionale del Parlamento, del Governo e degli altri organi istituzionalmente coinvolti. Altro che contrapposizione tra laici e cattolici!”.

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