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Mercoledì 04 MAGGIO 2011
Piano per la riabilitazione. Le associazioni convocate al ministero. “Incontro cautamente positivo”

Il Piano di indirizzo per la riabilitazione è stato al centro dell’incontro svolto stamani tra il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, e i rappresentanti delle associazioni Aifi (Associazione Italiana Fisioterapisti), Cittadinanzattiva, Fli (Federazione Logopedisti Italiani) e Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che avevano duramente criticato il documento.

“L’esito è cautamente positivo ma non del tutto soddisfacente. Lo stesso Sottosegretario Martini ha convenuto che i termini dei problemi posti sono condivisibili, ripercorrendo tutte le storture del nostro sistema in ambito riabilitativo”. Così l’Aifi (Associazione Italiana Fisioterapisti), di Cittadinanzattiva, della Fli (Federazione Logopedisti Italiani) e della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) commentano, con una nota congiunta, l’incontro di oggi al ministero con il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, per discutere del Piano di indirizzo per la riabilitazione, fortemente criticato dalle associazioni professionali e da quelle a tutela del paziente.
“Le perplessità anticipate sono già note: il ‘Piano’ appare già superato prima ancora di una assai improbabile applicazione”. In particolare le associazioni puntano il dito sulla multidisciplinarietà assente o limitata, scarsa attenzione ai servizi territoriali, rischio di ospedalizzazione, insufficiente valorizzazione della formazione iniziale e permanente dei professionisti dei servizi di abilitazione e riabilitazione.
Tra le ipotesi di lavoro emerse nel corso dell’incontro, la nota annuncia “l’elaborazione un ‘libro nero’ sul malfunzionamento del sistema riabilitativo in Italia. Una sorta di elenco di ‘cattive prassi’ da evitare”. Ancora più impegnativa e dai risvolti più operativi è la costruzione di un nuovo documento sui percorsi assistenziali in riabilitazione. “Serve tra l’altro – sottolinea la nota - una riflessione che chiarisca l’appropriatezza della figura medica di riferimento (fisiatra per le disabilità motorie, neuropsichiatra per le disabilità intellettive e relazionali ecc.), l’esigenza di un vero lavoro di équipe che parta dalla figura del case manager, il riequilibrio tra prestazioni in regime di ricovero e prestazioni ambulatoriali e domiciliari e che centri altri aspetti rilevanti nei processi abilitativi”.
Accolto favorevolmente anche l’invito ad una più articolata interlocuzione con il Ministero in vista dell’istituzione dell’Osservatorio per l’attuazione del Piano sulla Riabilitazione.
 

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