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Mercoledì 20 APRILE 2016
Modello H16. Smi Lazio: “Manifestazione l’11 maggio a Montecitorio”
Gentile Direttore,
questa lettera non è la celebrazione dei quarantanni di uno dei film più rivoluzionari della storia del cinema, “Qualcuno volò sul nido del cuculo” (Milos Forman, 1975) con l’attore e premio Oscar Jack Nicolson, ma l’allegoria di una Sanità Pubblica in cui si sta limitando il diritto all’autodeterminazione professionale. Con l’ipotesi di attuazione del modello H16, le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) ed il ruolo unico, piuttosto che un’importante opportunità di crescita, rischiano di essere uno strumento per circoscrivere, in un ambito sempre più ristretto, il potere deliberativo, l’autonomia gestionale e le aspettative di una parte dei medici di Medicina Generale.
Si tratta dei Medici di Continuità Assistenziale (CA) ex Guardia Medica, ai quali non solo non si riconosce più alcun diritto, ma si chiede oltretutto di cedere il proprio “nido contrattuale” a vantaggio esclusivo degli attuali e futuri colleghi dell’Assistenza Primaria (AP). Il meraviglioso mondo della natura, al pari di quello umano, offre alla nostra attenta ed illuminata riflessione un modello analogo di comportamento: il mistero delle uova del cuculo. Lacrudeltà messa in atto dai pulcini di cuculo (parassiti) è impressionante: la madre depone le uova nel nido di altre specie (tutte appartenenti allo stesso ordine dei Passeriformi), le uova di cuculo si schiudono in anticipo ed i neonati pulcini, più grandi e aggressivi, uccidono i loro coinquilini (ospiti) sul nascere,accaparrandosi tutto il cibo. Questo caso particolare si definisce parassitismo da cova. I ricercatori del Max Planck Institute for Evolutionary Biology di Plön, grazie a un modello matematico, hanno dimostrato come le dinamiche delle interazioni tra parassiti e ospiti tendono a favorire un adattamento ciclico, che non raggiungerà mai un equilibrio stabile e definitivo senza che gli ospiti siano disposti ad accettare una forma di condizionamento.
Nell’ambito della Medicina Generale, i cui veri esponenti dovrebbero appartenere ad una specie più evoluta, si sta attuando analogamente una forma di parassitismo contrattuale: all’interno della stessa categoria professionale i Medici di AP, non riuscendo a trovare risorse, tentano di sottrarle ai colleghi di CA. Questo è il primoaspetto, ora passiamo al secondo. Non potendo garantire che questo meccanismo parassitario determini effetti tangibili a lungo termine, senza creare turbamenti e disequilibri, i Medici di AP hanno pensato bene di ideare un vero “sistema di condizionamento contrattuale”, più conosciuto con il termine di ruolo unico, mediante il quale risulterebbe più agevole intrappolare ed eclissare, più o meno legittimamente, gli altri colleghi di CA all’interno delle AFT.
Ovviamente questo scenario, che dal 13 aprile scorso è dato per acquisito, con tanto di comunicati stampa clamorosi ed egocentrici servizi televisivi, ha un produttore, uncasting completo, una sapiente regia ed uno sceneggiatore esperto negli effetti speciali, tutti personaggi ben noti alla cronaca più spicciola del sindacalismo medico inItalia. Per la scarsità di consensi credo che questo film, sebbene verrà proiettato in tutte le sale cinematografiche d’Italia, non otterrà alcun Oscar o semplice Golden Globe. Che possiamo fare? Una scelta individuale ci porterebbe all’epilogo del film di Milos Forman, lobotomizzati ma liberi. No, non è questo che deve accadere, non possiamo dare loro una simile soddisfazione narcisistica. La libertà collettiva va costruita insieme, conaltri presupposti, con altre prospettive, con altri partners che siano veri colleghie non parassiti.
Cari Medici di Continuità Assistenziale, vi aspetto tutti il giorno 11 maggio dalle ore 9 alle 14 a Roma, in piazza Montecitorio: “Nessuno voli sul nido della Guardia Medica”.
Ermanno De Fazi
Vice Segretario SMI – Lazio
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