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Lunedì 18 APRILE 2016
Parafarmacie. Gullotta (Fnpi): “Chi ipotizza chiusura non ha a cuore Paese”

"Ipotizzare di eliminare il farmacista dalle parafarmacie senza aver prima pensato ai tanti farmacisti che vi lavorano dentro é criminale nonché vergognoso. Chi azzarda simili proposte mette in pericolo il lavoro di migliaia di farmacisti, i loro sogni, i risparmi di tante famiglie italiane insieme ai sacrifici di giovani professionisti". Questo il commendo del presidente della Federazione nazionale parafarmacie italiane. 

"I rappresentati del Parlamento italiano che propongono di eliminare la figura del farmacista dalle parafarmacie lo fanno mettendo in pericolo il lavoro di migliaia di farmacisti che lavorano nella parafarmacie italiane: parole vergognose che dimostrano quanto la classe politica sia distante dalla realtà quotidiana di questo paese". Lo dichiara il presidente della Federazione nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta.
 
"Ipotizzare di eliminare il farmacista dalle parafarmacie senza aver prima pensato ai tanti farmacisti che vi lavorano dentro é criminale nonché vergognoso - precisa Gullotta -. Chi - come di recente ha fatto l'onorevole Raffaello Vignali - azzarda simili proposte mette in pericolo il lavoro di migliaia di farmacisti, i loro sogni, i risparmi di tante famiglie italiane insieme ai sacrifici di giovani professionisti che invece di andare all'estero hanno creduto in un'Italia migliore: un deputato della Repubblica dovrebbe riflettere di piu' prima di presentare soluzioni così semplicistiche".
 
Secondo la Federazione a tutt'oggi le parafarmacie restano in un limbo di dichiarazioni contrastanti, mentre l'unica vera incongruenza da risolvere é legata all'accesso alla professione che è ancora su basi ereditarie e di censo. "Sembra incredibile - conclude Gullotta - ma ancora oggi la farmacia e' una concessione statale che si eredita da padre in Figlio senza che quest'ultimo superi nessun esame o concorso: si rifletta piuttosto su questo, soprattuto in vista dell'ingresso del capitale privato".  

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