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Un anno fa abbiamo introdotto medico famiglia 7 gg su 7. Ora in tutta Italia. Da esempio negativo ad avanguardia, il Lazio cambia
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) 14 aprile 2016
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Venerdì 15 APRILE 2016
Lazio. Cimo: “Zingaretti parla di sanità all’avanguardia, ma in realtà siamo del tutto allo sbando”
Per il segretario regionale del sindacato è “davvero assurdo fare certe dichiarazioni proprio mentre vengono diffusi dati allarmanti sulla mobilità sanitaria, con il Lazio tra le Regioni più in rosso (-198,2 milioni), fanno peggio solo Campania e Calabria, mentre Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto hanno saldi in attivo e guadagnano dalle altre Regioni”.
“Il Lazio tra le regioni all’avanguardia nella sanità? Più che altro tra le regioni che hanno una sanità di cui vergognarsi. Basta slogan, la realtà è purtroppo un’altra”. Così il Segretario Regionale Cimo Lazio, Giuseppe Lavra, critica duramente il tweet del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti che parlava di una sanità regionale “all’avanguardia”, riferendosi all’introduzione del “medico di famiglia 7 giorni su 7 più di un anno fa”.
Per Lavra è “davvero assurdo fare certe dichiarazioni proprio mentre vengono diffusi dati allarmanti sulla mobilità sanitaria, con il Lazio tra le Regioni più in rosso (-198,2 milioni), fanno peggio solo Campania e Calabria, mentre Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Veneto hanno saldi in attivo e guadagnano dalle altre Regioni. Eppure - sottolinea Lavra - il Lazio fa pagare ai propri cittadini l’addizionale Irpef più alta di tutto il Paese, ma offre servizi così scadenti da meritare la medaglia di bronzo al demerito”.
Il segretario regionale Cimo attacca duramente l’attuale amministrazione “siamo allo sbando: abbiamo il primato del precariato medico, enormi disservizi nei Pronto soccorso/Dea, tagli continui nei reparti specialistici degli ospedali pubblici, si fanno investimenti che non rendono servizi sanitari reali nel territorio, a fronte di una privatizzazione strisciante. Nonostante questo quadro drammatico, si continua a rifiutare il confronto con i sindacati medici, che avrebbero proposte concrete e costruttive, fondate su specifiche ed esclusive competenze, partendo dai problemi che ogni giorno sono costretti a fronteggiare. Noi siamo ancora disponibili – conclude Lavra – si smetta di fingere che tutto va bene e ci si confronti con la drammatica realtà”.
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