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Martedì 12 APRILE 2016
Abruzzo. Primo espianto di organi all’Hospice di Lanciano

Fabrizio Fumarola, referente del Centro regionale trapianti, ha spiegato che si è trattato del “primo espianto di organi eseguito fuori dall’ospedale grazie a un’efficace intesa con una struttura come l’hospice che più di altre conosce la sofferenza e dove un gesto di straordinaria generosità come questo assume ancora più valore”.
 


Aveva espresso la volontà di donare gli organi quando per lui non ci fosse stata più speranza. E così questa mattina all’hospice “Albachiara” di Lanciano si è compiuta l’ultimo generoso gesto di un paziente per il quale si è subito messa in moto la procedura prevista per gli espianti. “Ad allertare l’équipe dell’ospedale Renzetti – spiega una nota della Asl di Lanciano, Vasto e Chieti - è stato Pierpaolo Carinci, direttore della struttura, il quale, acquisito anche l’assenso dei famigliari, ha preso contatti con l’anestesista Fabrizio Fumarola, coordinatore dei trapianti, per consentire l’espianto degli organi integri, limitato nel caso specifico alle cornee.”

E’ stata così coinvolta l’unità operativa di Oculistica, diretta da Domenico Pellegrini, che ha messo a disposizione uno dei medici per l’operazione. Sul posto, a distanza di qualche ora appena dalla comunicazione dell’avvenuto decesso per arresto cardiaco del paziente, è giunta un’équipe composta dallo stesso Fumarola, dall’oculista Alessio Liberatoscioli e da Andrea Presutti della sala operatoria per procedere al prelievo delle cornee.

L’operazione si è protratta per circa due ore, al termine delle quali gli organi sono stati inviati alla Banca degli occhi all’Aquila, che poi provvede a inviarli alla struttura che ne fa richiesta per un trapianto.

“E’ la prima volta che un espianto di organi è eseguito fuori dall’ospedale - sottolinea Fabrizio Fumarola - grazie a un’efficace intesa con una struttura come l’hospice che più di altre conosce la sofferenza e dove un gesto di straordinaria generosità come questo assume ancora più valore. Ritengo doveroso, perciò, ringraziare prima di tutto i famigliari del paziente che, in un momento di così grande dolore, hanno voluto onorare la sua volontà, e tutti gli operatori della nostra Azienda che si sono resi disponibili per quest’intervento”.

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