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Giovedì 31 MARZO 2016
Marche. Approvate le linee guida per la gestione dei tirocini terapeutici
Si tratta di una nuova tipologia a favore dei soggetti in difficoltà. La nuova tipologia presuppone, comunque, la presenza, contestuale e distinta, delle tre figure coinvolte: promotore (possono esserlo i Centri per l’impiego, scuole, enti accreditati dalla Regione, cooperative sociali, terzo settore, Comuni, Unione di Comuni, Unioni montane e Asur), ente ospitante e tirocinante.
La Giunta regionale ha approvato le linee guida per gestire i tirocini finalizzati a favorire l’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità. Si tratta di una nuova tipologia a favore dei soggetti in difficoltà, che non determina la costituzione di rapporti di lavoro con l’ente ospitante, ma mira a promuovere l’autonomia e la riabilitazione delle persone vulnerabili, prese in carico dai servizi sociali o sanitari. Rispetto ai tradizionali tirocini, che hanno una durata massima di sei mesi, quelli finalizzati all’inclusione sociale possono svolgersi nell’arco di 24 mesi e si possono prorogare per la durata del progetto personalizzato, se il servizio pubblico che ha in carico la persona ne attesti la necessita, sulla base del Piano assistenziale individualizzato.
Possono, inoltre, esser promossi anche dai Comuni e dall’Asur. La delibera della Giunta regionale recepisce le linee guida, approvate, nel 2015, dalla Conferenza permanente Stato - Regioni che introducono i tirocini finalizzati all’inclusione sociale, all’autonomia e alla riabilitazione delle persone. Una tipologia che integra quelli già previsti: tirocini formativi e di orientamento, di inserimento o reinserimento al lavoro, rivolti a persone con disabilità e in condizione di svantaggio. La nuova tipologia di tirocinio terapeutico presuppone, comunque, la presenza, contestuale e distinta, delle tre figure coinvolte: promotore (possono esserlo i Centri per l’impiego, scuole, enti accreditati dalla Regione, cooperative sociali, terzo settore, Comuni, Unione di Comuni, Unioni montane e Asur), ente ospitante e tirocinante.
Le persone in difficoltà che potranno usufruire del tirocinio terapeutico, sulla base dei dati disponibili, potrebbero superare le 2.500 unità. “Con le linee guida – evidenzia il presidente Luca Ceriscioli – indichiamo gli standard ottimali per organizzare questi tirocini, attraverso i quali si prendono in carico le persone fragili per rispondere ai loro bisogni complessi con interventi personalizzati, necessari ad aiutarle e a favorire il loro inserimento sociale”.
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