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Martedì 15 MARZO 2016
Bimbo intossicato in Toscana dopo aver mangiato formaggio rumeno. Ritirati prodotti della Sc Bradet
La Regione Toscana, a seguito delle verifiche effettuate dalla ASL di Pistoia, ha comunicato un caso di probabile Sindrome Emolitico Uremica, clinicamente diagnosticata, in un bambino di 14 mesi ricoverato presso l’Ospedale Mayer di Firenze che aveva consumato del formaggio a pasta molle della ditta. Prodotto distribuito anche in Campania e Lazio. Disposto il ritiro dei prodotti.
Attraverso il sistema di allerta RASFF è stata pubblicata la NEWS 16-811 riguardante il ritiro volontario per misura precauzionale di diversi alimenti a base di latte prodotti dalla ditta SC BRADET (Romania). Tale informazione è stata diramata in relazione a casi di Sindrome Emolitico Uremica (SEU) associati ad infezione da Escherichia Coli O26:H11 avvenuti in Romania. I prodotti ritirati sono stati distribuiti in alcuni Paesi europei tra cui l’Italia.
Il Ministero della Salute ha prontamente avvisato gli Assessorati alla Sanità delle Regioni coinvolte nelle liste di distribuzione che coinvolgono Lazio, Toscana e Campania per la verifica sulla distribuzione dei prodotti coinvolti e per l’adozione delle misure sanitarie di competenza. Non si escludono successive distribuzioni in altre regioni.
In data odierna la Regione Toscana, a seguito delle verifiche effettuate dalla ASL di Pistoia, ha comunicato un caso di probabile Sindrome Emolitico Uremica , clinicamente diagnosticata, in un bambino di 14 mesi ricoverato presso l’Ospedale Mayer di Firenze. In base alle informazioni disponibili, il bambino avrebbe consumato un formaggio a pasta molle della summenzionata ditta rumena. La USL3 della Toscana ha effettuato un comunicato stampa per informare i cittadini.
La sindrome emolitico – uremica provocata da Escherichia coli “O26:H11” colpisce in maniera seria i bambini mentre ha una sintomatologia più lieve e prevalentemente intestinale sugli adulti.
In attesa di ulteriori accertamenti analitici, e a scopo precauzionale, si invita chi avesse acquistato i prodotti della ditta rumena BRADET a non consumarli e a riconsegnarli all’esercizio dove sono stati acquistati.
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