quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 14 MARZO 2016
Toscana. Lucca, Rossi: “Tocca alla città decidere il destino del vecchio ospedale Campo di Marte e del presidio di Maggiano”

Rossi ha annunciato che incontrerà il sindaco di Lucca per decidere il da farsi. “Noi – ha detto - siamo a sollecitare perché questa decisione si prenda. Così potremo, dalla vendita di questi immobili,  introitare risorse da reinvestire".

Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, incontrerà il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, per decidere il da farsi del vecchio ospedale di Campo di Marte e del presidio di Maggiano. "Tocca alla città decidere: noi siamo a sollecitare perché questa decisione si prenda. Così potremo, dalla vendita di questi immobili,  introitare risorse da reinvestire", ha detto Rossi nel corso della sua prima visita, sabato scorso, al San Luca, il nuovo presidio ospedaliero di Lucca. La prima da quando il presidio é entrato in attività. Il presidente l'aveva infatti visitato due volte, a lavori in corso e a lavori ultimati, ma non aveva potuto prendere parte alla cerimonia di inaugurazione a struttura funzionante.

Il presidente, accompagnato dal direttore generale della Ausl di area vasta Toscana Nord Ovest, Maria Teresa De Lauretis e dal direttore sanitario Mauro Maccari, ha incontrato numerosi operatori sanitari visitando il blocco parto e la terapia intensiva. "Ne ho approfittato stamani - ha spiegato Enrico Rossi - che ero a Lucca, ed è stata davvero una bella esperienza. Ho visto che l'ospedale funziona e mi è parso di capire sia che gli operatori sono soddisfatti, sia che la fase di rodaggio è ormai superata. Ho colto voglia di fare e credo che prima fosse molto molto peggio. Qualche cittadino si è anche complimentato con me e ritengo che i lucchesi abbiano capito che questa è stata la scelta giusta".

Rossi, conclude la nota, ha poi sottolineato che la Regione nella scorsa legislatura ha investito 3,5 miliardi di euro per la realizzazione dei nuovi ospedali "visto che i vecchi non erano più a norma né in sicurezza. Con le loro camerate erano inadeguati dal punto di vista dell'accoglienza e non avevano le tecnologie moderne di cui i nuovi presidi sono invece dotati".

© RIPRODUZIONE RISERVATA