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Lunedì 14 MARZO 2016
Dentista troppo caro e scarsa prevenzione. Nell’ultimo anno 1 italiano su 3 ha rinunciato a cure e controlli. La ricerca UniSalute
I numeri di una ricerca dell’Osservatorio Sanità del gruppo Unipol. Solo il 53% vi si è recato per un controllo mentre ben il 47% lo ha fatto per curare un problema ai propri denti. E il 23% di coloro che si sono avvalsi delle prestazioni odontoiatriche lamenta un aumento delle tariffe. Ma il ‘low cost’ non piace: bocciato dal 42% degli intervistati. IL SONDAGGIO
Negli ultimi 12 mesi quasi un italiano su tre (il 29%) ha evitato di sottoporsi ad una visita dentistica. E il 23% di coloro che si sono avvalsi delle prestazioni odontoiatriche lamenta un aumento delle tariffe.
Non è il timore di stendersi su quel noto lettino a tener lontani i pazienti: il 28% infatti afferma che, pur avendone avuto bisogno, ha dovuto evitare di farsi vedere da un dentista perché non poteva affrontare il relativo esborso economico. Il 60% invece motiva la propria scelta con il fatto di non aver avuto alcun problema ai denti, evidenziando implicitamente come molti italiani non sentano l’esigenza di un controllo preventivo annuale, fortemente caldeggiato dai medici.
Mancanza di cultura della prevenzione che si conferma anche se si interrogano coloro che dal dentista sono andati: solo il 53% vi si è recato per un controllo mentre ben il 47% lo ha fatto per curare un problema ai propri denti.
Questa è la fotografia che si ricava dalla nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, che da 20 anni si occupa di soluzioni integrative in ambito salute.
Se i costi delle prestazioni odontoiatriche tengono lontani molti italiani dal curarsi o controllarsi, certo non conforta scoprire che il 23% di coloro che si sono recati dal dentista lamenta come le tariffe siano aumentate nel corso dell’ultimo anno.
“Di contro – rileva la ricerca - nonostante nel corso degli ultimi anni siano cresciute le offerte di cure dentistiche low cost, grazie a sconti proposti da aggregatori di offerte piuttosto che promozioni da parte di catene di studi dentistici o tariffe molto competitive offerte da studi dentistici all’estero, il 42% degli italiani preferisce non affidarvisi perché non si fida della qualità di questo tipo di offerta”.
“I dati degli ultimi anni evidenziano come quelle dentistiche siano tra le prime prestazioni a cui gli italiani rinunciano, molto spesso a causa di costi non sostenibili per le famiglie” afferma Fiammetta Fabris, Direttore Generale di UniSalute. “Nell’ambito di questo scenario credo che il mercato della sanità integrativa possa offrire soluzioni personalizzate, a costi contenuti, anche per le spese odontoiatriche. Sta crescendo infatti l’attenzione verso polizze individuali, mono prestazione che consentono di accedere a strutture odontoiatriche di qualità a basso costo”.
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