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Venerdì 11 MARZO 2016
Toscana. Ok commissione a nomina Dg Careggi e Monasterio
Dopo aver ascoltato in audizione i due candidati a Dg, Monica Calamai per Careggi e Luciano Ciucci per la Fondazione Monasterio, la commissione Sanità del Consiglio regionale ha espresso parere positivo con 6 voti favorevoli e 4 contrari.
Sei voti a favore e quattro contrari sulle determinazioni in merito alle nomine di direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi e della Fondazione toscana GabrieleMonasterio. Questo il voto espresso in commissione Sanità e politiche sociali, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd), dopo aver ascoltato Monica Calamai e Luciano Ciucci, candidati rispettivamente alla nomina di direttore Aou Careggi e Fondazione Monasterio, che hanno esposto i propri curricula e le sfide cui tendere. In sintesi: sulla strada dell’attrazione extraregionale, se l’Azienda di Careggi mirerà a conquistare appieno il ruolo di ospedale di alta specializzazione, in sinergia con l’Asl centro; la Fondazione rafforzerà ancora di più la vocazione di laboratorio e l’attività di ricerca, questi gli obiettivi illustrati in commissione.
Il voto sulle determinazioni, riferisce una nota della commissione, ha visto i commissari di maggioranza (Scaramelli, Bambagioni, Ciolini, Giovannetti, Sostegni e Spinelli, tutti del Pd) optare per la fiducia e quindi esprimersi a favore, mentre i commissari di minoranza (Mugnai, Fi; Quartini, M5s; Sarti, sì Toscana a sinistra; Vescovi, Lega nord) dare voto contrario. “Un no riferito non alle persone”, come hanno sottolineato in dichiarazione di voto. Secondo il vicepresidente Stefano Mugnai “siamo di fronte ad una nuova occasione persa, che si traduce nella mancata volontà di introdurre elementi di novità nel sistema della sanità toscana”. Anche Andrea Quartini ha motivato il voto contrario per contestare le scelte politiche, in tema soprattutto di ristrutturazioni e ridimensionamento delle professionalità. Sulla stessa lunghezza d’onda Manuel Vescovi, per sfiducia alla Giunta Rossi, e Paolo Sarti, per mancanza di rinnovamento e per non condivisione della riforma sanitaria nel suo insieme.
Enrico Sostegni (Pd), invece, dopo aver ricordato che “stiamo dando un parere su dei professionisti”, ha sottolineato che in fase di riorganizzazione “è importante puntare su figure che già hanno dimostrato capacità e risultati”.
“Il nostro sì guarda alle professionalità, alle competenze e ai risultati ottenuti”, ha precisato il presidente Scaramelli, cui si è unito anche Paolo Bambagioni, in dichiarazione di voto, chiedendo un incontro specifico, per confrontarsi sulla riorganizzazione delle due aziende.
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