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Giovedì 10 MARZO 2016
Ddl Concorrenza. Le Parafarmacie: “Anche l'Europa ha detto che si poteva di più sulle farmacie”
Il presidente Federazione nazionale parafarmacie italiane Davide Gullotta commenta la Relazione Annuale della Commissione UE relativa al nostro Paese per l'anno 2016. "Purtroppo questo governo, anche di fronte ai nostri numerosi appelli, alle indicazioni dell'antitrust, alla ripetute indicazioni della Comissioni europea e della associazioni dei consumatori, continua ad essere prigioniero delle lobby e dei poteri forti".
"La commissione europea ribadisce che il disegno di legge sulla concorrenza avrebbe potuto essere più ambizioso per quanto riguarda alcune professioni, tra cui il farmacista". E' quanto dichiara il presidente della Federazione Nazionale Parafarmacie italiane, Davide Gullotta, commentando la Relazione Annuale della Commissione relativa al nostro Paese per l'anno 2016.
"La Commissione europea ribadisce la sua perplessità sul Ddl concorrenza, ribadendo che negli ultimi anni - anche per quel che riguarda il settore delle farmacie- non è stato preso alcun provvedimento significativo per favorire l'ulteriore apertura dell'economia italiana - sottolinea Gullotta -. Noi lo ribadiamo da mesi, ma purtroppo questo governo, anche di fronte ai nostri numerosi appelli, alle indicazioni dell'antitrust, alla ripetute indicazioni della Comissioni europea, della associazioni dei consumatori e anche di fronte al buon senso, continua ad essere prigioniero delle lobby e dei poteri forti di cui alcuni gruppi politici sono succubi e conniventi".
Di fronte ad uno scenario di emergenza sindacale per tanti farmacisti di parafarmacia Gullotta ribadisce come questo governo si ostini a favorire e proteggere sistemi di accesso alla professione di stampo medievale, senza premiare o valorizzare minimamente i giovani farmacisti professionisti che creano lavoro e impresa. "In questi giorni dal governo è arrivato un diktat preciso ai parlamentari di riferimento - conclude Gullotta -. Ovvero far passare il ddl concorrenza per il settore dei farmacisti così come è uscito dal consiglio dei ministri, con buona pace di quello che dice l'Europa".
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