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Mercoledì 09 MARZO 2016
Lombardia. Cgil conferma sciopero il 7 aprile: “Subito piano assunzioni in sanità per garantire i servizi”

 “Contestiamo la decisione di assumere nuovo personale per i pronto soccorso e le terapie intensive riducendo gli organici attuali degli altri reparti e in più reperendo i 25 milioni necessari tagliando gli attuali budget di spesa per il personale”.

La Regione da un lato chiede al governo nazionale di rivedere i vincoli finanziari che impedirebbero nuove assunzioni, con il taglio dei costi del personale nella misura dell’1,4% della spesa del 2004. Ma dall’altro non perde il vizio di prendere decisioni che riguardano direttamente la vita del personale delle aziende sanitarie evitando il confronto con i rappresentanti dei lavoratori. E’ l’accusa formulata all’amministrazione da parte della Funzione Pubblica Cgil Lombardia.

Il 29 febbraio, riferisce il sindacato, la Direzione Generale Sanità ha inviato al Ministero della Salute la determinazione dei fabbisogni di personale richiesta per dare la giusta applicazione alla normativa europea sugli orari di lavoro, stabilendo che in Lombardia servono 500 nuove assunzioni di medici e infermieri. “Ora apprendiamo – sottolinea una nota - che i direttori generali delle nuove ASST e ATS hanno rilevato che tra nuovi ingressi e sostituzione del personale in via di pensionamento occorre prevedere oltre 3.000 assunzioni di diverse figure professionali (il 3% dell’attuale forza lavoro), di cui 500 solo per medici e infermieri dei pronto soccorso e per i reparti di terapia intensiva, per un costo di 25 milioni di euro”.

Per la Cgil queste stime potrebbero essere sottodimensionate se si considera il reale stato di efficienza del personale in servizio. Poche settimane fa, infatti, uno studio dell’Università Bocconi ha rilevato come gli attuali organici risentano di pesanti turni di lavoro che, negli anni, li ha resi non pienamente idonei alle mansioni d’assunzione a causa della movimentazione di carichi e pazienti (in Lombardia circa 1.500 sarebbero in questa condizione).

“Contestiamo la decisione di assumere nuovo personale per i pronto soccorso e le terapie intensive riducendo gli organici attuali degli altri reparti e in più reperendo i 25 milioni necessari tagliando gli attuali budget di spesa per il personale. In pratica i nuovi lavoratori potranno essere assunti solo pagandoli con le retribuzioni di chi già oggi è in servizio, mentre i servizi di emergenza e urgenza potranno essere garantiti solo riducendo o chiudendo altri servizi”. Per questo, annuncia il sindacato, giovedì 7 aprile i lavoratori della sanità lombarda sciopereranno assieme agli altri lavoratori pubblici e a quelli della sanità privata per rivendicare i giusti rinnovi contrattuali. Ma anche perché il Governo e la Regione sono parimenti responsabili del progressivo taglio dei servizi ai cittadini attraverso la drastica riduzione del personale.

“Si apra dunque – conclude la nota - una vera vertenza occupazione in Lombardia, per garantire il rispetto del giusto orario di lavoro degli operatori sanitari. Si stabiliscano gli effettivi fabbisogni di organico per garantire servizi di qualità e in sicurezza per i cittadini lombardi. Solo dal confronto vero e responsabile con le rappresentanze dei lavoratori si potranno trovare le migliori soluzioni”.
 

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