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Giovedì 25 FEBBRAIO 2016
Aifa: “Su determina farmaci anti-epatite C nessuna marcia indietro”
L’Agenzia del farmaco riponde, senza citarli ai Cinque Stelle, che ieri avevano parlato di “dietrofront” sul sistema delle note di credito: “L’impianto generale, che prevedeva il meccanismo delle note di credito, è stato confermato e gli effetti prodotti dalla precedente determina restano validi”.
“L’Agenzia Italiana del Farmaco intende precisare che la Determina del 12 febbraio 2016 ha semplicemente riformato la determina Sovaldi/Harvoni (n.1427/2015), riformulandone il testo”, così in una nota l’Agenzia risponde, senza citarli però direttamente, ai parlamentari Cinque Stelle che ieri avevano parlato di “dietrofront” dell’Aifa proprio grazie al loro pressing.
Ma secondo Aifa la nuova determina si è resa semplicemente opportiuna “a seguito del parere dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) che, pur riconoscendo la correttezza dello scopo della norma, ha rappresentato l’esigenza di riformulare la determina al fine di evidenziare l’esistenza di un effettivo nesso causale tra il nuovo meccanismo di emissione di note di credito da parte di Gilead per l’acquisto dei farmaci Sovaldi/Harvoni e la presenza di debiti per forniture pregresse dei medesimi prodotti farmaceutici”.
“Il nuovo testo della Determina AIFA ha quindi chiarito, in maniera inequivocabile – scrive l’Aifa - l’effetto meramente compensatorio già perseguito dalla determinazione n. 1427/2015 e l’inesistenza di condizionamenti anticoncorrenziali suscettibili di vincolare gli acquisti futuri dei nuovi farmaci per il trattamento dell’epatite C da parte delle Regioni”.
“In merito alle polemiche riportate dagli organi di stampa, dunque, nessuna marcia indietro. L’impianto generale – speiga ancora Aifa - che prevedeva il meccanismo delle note di credito, è stato confermato e gli effetti prodotti dalla precedente determina restano validi”.
“Le ricostruzioni e le interpretazioni fantasiose circolate in queste ore – conclude lìAgenzia del farmaco - sono pertanto destituite di ogni fondamento”.
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