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Mercoledì 24 FEBBRAIO 2016
Responsabilità professionale. Fucci (CoR): “Provvedimento positivo, ma sono necessarie alcune migliorie”

Dalla natura differenziata della natura giuridica della responsabilità di medici (extracontrattuale) e strutture (contrattuale) alla disciplina dell'azione di rivalsa sul professionista da parte della struttura. Il mio auspicio, nel concreto, è che il lavoro svolto in prima lettura sia un contributo utile che poi il Senato sia in grado di migliorare ulteriormente

Auspico che l'avvio dell'esame, nella Commissione Sanità del Senato, del disegno di legge sulla responsabilità professionale in campo sanitario sia il primo passo di un nuovo passaggio parlamentare in grado di apportare almeno una parte dei miglioramenti che noi Conservatori e Riformisti avevamo già auspicato alla Camera nei mesi scorsi prima in Commissione Affari Sociali e poi in Aula.
 
Il provvedimento appena incardinato in Senato è complessivamente positivo perché da finalmente all'Italia un quadro normativo di riferimento in una materia che, per le dimensioni del contenzioso, ha assunto una rilevanza sempre maggiore e che chiama in causa, da un lato, la cosiddetta medicina difensiva, con i costi da essa generati, e, dall'altro, la necessità di garantire all'Italia un sistema adeguato di gestione del rischio clinico. Il giudizio positivo riguarda anche, oltre che le finalità perseguite, una buona parte dei contenuti del disegno di legge, con particolare riguardo alla creazione – pur imperfetta anche a causa della scelta del Governo e della maggioranza di scorporare parte delle norme sul risk management trasferendole nella Legge di stabilità – di un primo embrione di sistema di monitoraggio sulla sicurezza in sanità.
 
Restano sul tappeto temi sui quali il Senato dovrebbe intervenire, dalla natura differenziata della natura giuridica della responsabilità di medici (extracontrattuale) e strutture (contrattuale) alla disciplina dell'azione di rivalsa sul professionista da parte della struttura: questo è un punto molto delicato – soprattutto in relazione alle conseguenze degli accordi stragiudiziali raggiunti automaticamente dalle aziende con i pazienti senza che il medico possa esserne portato a conoscenza - sul quale, anche nell'ultimo esame in aula alla Camera, vi è stata purtroppo una chiusura da parte della maggioranza rispetto alle richieste di modifica in particolare avanzate, con vari emendamenti, dai Conservatori e Riformisti.
 
Come ho avuto modo di dichiarare alla Camera nelle dichiarazioni di voto finale sul provvedimento, il mio auspicio, nel concreto, è che il lavoro svolto in prima lettura sia un contributo utile che poi il Senato – anche in riferimento alle criticità sopra evidenziate – sia in grado di migliorare ulteriormente. Molte volte alla Camera, sia da parte della maggioranza che da parte delle opposizioni, è stato affermato che il disegno di legge ha oppure (a seconda dei punti di vista) avrebbe dovuto avere l'obiettivo di tutelare sia la professionalità del personale medico-sanitario che la serenità dei pazienti e dei loro familiari. Penso che dal Senato potrà arrivare un qualificato contributo per affermare tale finalità.
 
Benedetto Fucci
Conservatori e Riformisti
Commissione Affari Sociali della Camera

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