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Giovedì 14 APRILE 2011
Farmacie comunali in sciopero a Roma

Venerdì 15 aprile i lavoratori delle 43 farmacie comunali della Capitale, gestite dall’Azienda Farmacap, incroceranno le braccia per cinque ore. L’obiettivo è quello di protestare contro la ventilata privatizzazione della società ma anche di chiedere il rispetto delle norme contrattuali che la stessa Farmacap avrebbe violato.

Saranno cinque le ore di sciopero che i dipendenti – farmacisti e non farmacisti – della Farmacap, l’Azienda che gestisce le 43 farmacie comunali di Roma, hanno proclamato per venerdì 15 aprile dalle 8,30 alle 15,30.
L’iniziativa, appoggiata dalle organizzazioni sindacali di categoria, prevede anche un presidio dinanzi alla sede dell’Azienda. Tra i motivi che hanno spinto i dipendenti Farmacap allo sciopero, così come si legge nel comunicato che lo annuncia, c’è la possibile trasformazione della stessa Azienda in una Spa, la salvaguardia dei posti di lavoro dei dipendenti e la richiesta di rispetto delle regole contrattuali e della tutela economica dei lavoratori.
Come viene ricordato, oltre alle numerose farmacie – molte delle quali situate “nelle zone più periferiche e disagiate della città” – la Farmacap assicura anche il servizio di tele assistenza e tele-monitoraggio a tutela e protezione degli anziani.
Una recente delibera della Giunta comunale (la 167 “Misure in materia di governance delle società in house per l'avvio delle procedure di riorganizzazione e privatizzazione nell'ambito del gruppo Roma Capitale”) ha avviato la privatizzazione dei servizi pubblici; tra questi anche l'Azienda Famacap, senza che vi siano “obblighi normativi in merito”.
Le organizzazioni sindacali si dichiarano quindi “contrarie alla privatizzazione”. Il processo, infatti, potrebbe, come si legge nel comunicato potrebbe determinare un aumento delle tariffe “favorendo i più ricchi a sfavore dei ceti deboli e medi, con un presumibile peggioramento dei servizi ( viste le esperienze pregresse)”. Allo stesso tempo si corre anche il rischio di veder venir meno “le tutele dei lavoratori” mettendo a repentaglio “posti di lavoro e incentivando la precarizzazione”.
Nel bilancio di Roma Capitale 2011, inoltre – continua il comunicato – “per il servizio di Teleassistenza e Tele-monitoraggio sono previsti tagli, mentre l'Azienda Farmacap, potenzialmente sana, colpevolmente, non ha preso nessun impegno concreto per il mantenimento e il rilancio del servizio di Teleassistenza, non coinvolgendo neanche i dipendenti, così come più volte sollecitato dalle OO.SS. per valutare possibili ipotesi di ammodernamento”.
A questo si aggiungono poi le rivendicazioni contrattuali: la Farmacap, secondo il documento delle organizzazioni sindacali, non ha rispettato il Contratto collettivo nazionale di lavoro – “contratto già di per sé sufficiente al solo sostentamento” – “operando ulteriori tagli, andando anche contro gli obblighi normativi”.
La richiesta che lo sciopero intende ribadire è quella di una maggiore attenzione del Comune nei confronti “di un’Azienda pubblica che gestisce ambiti così importanti del Welfare Capitolino”. E al tempo stesso viene sottolineata l’irrinunciabilità da parte dei lavoratori della Farmacap, tutti con alte professionalità, “sia la sicurezza del posto di lavoro che una retribuzione equa e incentivante”. La manifestazione di venerdì, inoltre, punta a chiedere al Comune gli strumenti “per individuare, all’interno dei bilanci aziendali, le eventuali aree di spreco o di inefficienza, al fine di trovare nell’Azienda stessa parte di quella liquidità necessaria per risanare la Farmacap, iniziare un percorso di sviluppo e recuperare il salario dei lavoratori”.

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