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Martedì 16 FEBBRAIO 2016
Lazio. Israelitico. Situazione ancora incerta. Regione: “Accreditamento in tempi celeri, proprietà paghi stipendi”. Sindacati: “In realtà si rischia ancora blocco retribuzioni”
Nessuna novità operativa al termine dell'incontro odierno presso Palazzo Valentini. La Regione garantisce che “farà di tutto per garantire la convivenza della piena legalità con il mantenimento dei livelli produttivi”. Cgil, Cisl e Uil sottolineano che “il recente intervento legislativo, che ha introdotto la possibilità di commissariamento nei casi di mala-gestio in sanità, non ha prodotto nessun risultato positivo per i lavoratori”.
Nessuna novità sostanziale al termine dell’incontro svoltosi questa mattina a Palazzo Valentini sul futuro dell’Ospedale Israelitico. Al confronto hanno preso parte la Comunità Ebraica, la Regione Lazio e l’Istituzione Prefettizia. Dalla Pisana garantiscono che l’amministrazione regionale “farà di tutto per garantire la convivenza della piena legalità, compromessa dai fatti oggetto dell’indagine giudiziaria, con il mantenimento dei livelli produttivi. Ora siamo fortemente impegnati – sottolinea una nota - nell’applicazione, per la prima volta in Italia, della normativa anticorruzione ad una struttura accreditata con il servizio sanitario. Come detto questo avviene per ripristinare la legalità nella continuità produttiva garantendo gli operatori e gli eventuali risarcimenti nei confronti della Regione che si è costituita parte civile per le somme oggetto delle indagini giudiziarie”.
Venerdì scorso il Commissario nominato dal Prefetto ha presentato ufficialmente la richiesta di accreditamento, e da parte della Regione “vi è l’impegno a completare la procedura nel più breve tempo possibile come ribadito nella riunione che si è tenuta oggi in Prefettura. Auspichiamo in questo periodo, da qui all’accreditamento, che la proprietà della struttura faccia fronte agli impegni con i propri dipendenti, come fatto finora, evitando così situazioni di tensione sociale”. Sul fronte sindacale si sottolinea che il rilancio della struttura “può passare solo da un nuovo accreditamento, che – evidenzia una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil - deve essere concesso dalla Regione a seguito della richiesta avanzata nella scorsa settimana da Mostarda, il Commissario nominato dalla Prefettura”.
“Purtroppo abbiamo appreso – spiegano Natale Di Cola, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini segretari generali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Roma e Lazio - che i tempi annunciati per il completamento delle procedure sono superiori ai novanta giorni e questo significa che, vista l’assoluta indisponibilità da parte dell’Ospedale Israelitico ad anticipare ulteriori risorse finanziarie, nel corrente mese non saranno pagati gli stipendi a tutto il personale, che evidentemente è il solo a pagare per le opacità e la cattiva gestione del passato”.
I tre segretari rimarcano che “al momento, il recente intervento legislativo, che ha introdotto la possibilità di commissariamento nei casi di mala-gestio in sanità, non ha prodotto nessun risultato positivo per i lavoratori che continuano a pagare per colpe non proprie”. E per queste ragioni, annunciano, “rilanciamo la mobilitazione e, nel caso non ci saranno assicurazioni sul pagamento degli stipendi, dichiarano, fin da ora, che proclameranno lo sciopero di tutti i lavoratori interessati”.
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