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Lunedì 08 FEBBRAIO 2016
Fecondazione assistita. Ecco quanto costa farla nel Lazio. Zingaretti firma il decreto
Per la fecondazione eterologa, l’intero ciclo “con seme da donatore con inseminazione intrauterina” costa 1.500 euro, quello con “seme da donatore in vitro” 3.500 e quello con “ovociti da donatrice” la tariffa è fissata a 4000 euro, farmaci compresi. Per l’omologa le tariffe vanno da 378,85 euro per le prestazioni di livello I, a 955,91 per quelle a II e III livello.
“La Regione Lazio ha fissato le tariffe per la procreazione medicalmente assistita (Pma) portando nel settore trasparenza amministrativa e certezze per cittadini e medici”. A darne notizia èuna nota della Regione, in cui si spiega che decreto firmato dal presidente Nicola Zingaretti, il numero 29, per quanto riguarda le prestazioni di fecondazione eterologa “fa sue le tariffe transitorie fissate nel Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 25 settembre 2014 che vengono recepite integralmente”.
Nel dettaglio la prestazione di “fecondazione eterologa con seme da donatore con inseminazione intrauterina” prevede un costo per il paziente pr l’intero ciclo assistenziale di 1.500 euro (compresi i 500 per i farmaci); con “seme da donatore in vitro” 3.500 (compresi 500 per i farmaci) e infine per quella con “ovociti da donatrice” la tariffa è fissata a 4000 euro compresi i farmaci. Il documento sottolinea inoltre che le prestazioni effettuate in mobilità da residenti nella regione Lazio presso altre Regioni e PP.AA. saranno remunerate allo stesso modo.
Per quanto riguarda la fecondazione omologa, tre sono le tipologie e corrispondono a tre diversi gradi di complessità e per ognuna è fissato il limite massimo di compartecipazione alla spesa. Per le prestazioni di livello I, monitoraggio ovulazione + IUI, il costo è di 378,85 euro; per il livello II che prevede monitoraggio ovulazione più trasferimento embrioni in ambulatoriale, la tariffa è di 955,91. Stessa cifra per le prestazioni più complesse, quelle di livello III e che prevedono il ricovero in day hospital.
Le disposizioni contenute nel decreto sono valide per i centri PMA pubblici autorizzati all’esercizio.
Con lo stesso decreto la Regione ha recepito il “Documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa a seguito della sentenza della Corte Costituzionale nr. 162/2014”, e per i cicli di fecondazione medicalmente assistita stabilisce precisi criteri d’accesso a carico del SSR: età della donna (fino al compimento del 43° anno); tre il numero massimo di tentativi che possono essere effettuati nelle strutture sanitarie pubbliche.
“Attualmente – ricorda infine la Regione - nel Lazio sono 13 i Centri Pma autorizzati e pienamente operativi. Tre sono quelli pubblici dove saranno applicate le nuove tariffe (Umberto I, Pertini e Clinica s. Anna). In via di autorizzazione altri 16 tra cui i centri del S. Camillo, S.Filippo Neri e dell’ospedale S. Maria Goretti di Latina”.
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