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Venerdì 05 FEBBRAIO 2016
Zika. Primo caso di trasmissione sessuale in Spagna. E il colosso indiano Tata cambierà il nome della sua nuova city car: non si chiamerà più Zica. In fumo la campagna di lancio con Messi
Intanto i CDC americani aggiornano le raccomandazioni per le donne incinte all’indomani della conferma della trasmissibilità dell’infezione per via sessuale. Consigliati rapporti protetti a uomini che vengono da viaggi in Paesi dove è in corso l'epidemia e alle donne in gravidanza. E la lista dei Paesi a rischio Zika si allunga
Dopo la conferma dell’avvenuta trasmissione dell’infezione da virus Zika per via sessuale ai danni di una donna texana, i CDC hanno aggiornato le loro raccomandazioni per evitare il contagio per via sessuale.
Per gli uomini tornati da un viaggio nei paesi dove è in corso l’epidemia, il consiglio dei CDC è di avere rapporti protetti, anche se non viene specificato per quanto tempo.
Lo stesso per le donne in gravidanza alle quali viene raccomandato di avere rapporti protetti (condom) o di astenersi completamente dall’averne se il partner è stato di recente esposto al virus. “Almeno finché non ne sapremo di più”, ammettono gli esperti dei CDC.
Permane naturalmente forte e chiara la raccomandazione di evitare i viaggi nei paesi a rischio Zika per le donne incinte o per quelle che stiano tentando di avere una gravidanza; se proprio necessario intraprendere il viaggio, il consiglio è di evitare in tutti i modi di essere punte dalle zanzare, proteggendosi con maniche lunghe, pantaloni e insect repellent.
Nel frattempo arriva dal Departamento de Salud de Cataluña (Spagna) la notizia del primo caso di infezione da Zika in una donna incinta registrato in Europa. La donna di 41 anni, incinta di 13-14 settimane, di origini latinoamericane, vive in Catalogna e ha contratto l’infezione durante un recente viaggio in Colombia. El Mundo riporta che la donna non è stata ricoverata ma è sottoposta a controlli più stretti di quelli abituali in gravidanza. In quindicesima settimana sarà sottoposta ad un’ecografia per valutare se lo sviluppo del feto è normale.
La black list delle destinazioni a rischio Zika è stata aggiornata con l’aggiunta di nuovi Paesi. Attualmente comprende dunque: Capo Verde; Caraibi (Barbados; Curaçao; Repubblica Dominicana; Guadalupe; Haiti; Jamaica; Martinica; Porto Rico; Saint Martin; U.S. Virgin Islands), America Centrale (Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama); Messico; Isole del Pacifico (Samoa americana, Samoa, Tonga); Sud America (Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guiana francese, Guyana, Paraguay, Suriname, Venezuela).
Infine una nota di colore. La casa automobilistica indiana Tata Motors ha deciso di modificare il nome scelto per una vettura in fase di lancio che si sarebbe dovuta chioamare Zica. Non proprio il massimo di questi tempi. E la rivista economicaForbes le assegna il titolo di prima vittima ‘corporate’.
Maria Rita Montebelli
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