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Martedì 02 FEBBRAIO 2016
Fumo e nuovi divieti. “Nessuno li rispetta, mozziconi a terra e niente multe”. La denuncia del Codacons

L’associazione dei consumatori segnala come si continuano a gettare mozziconi di sigaretta in strada senza ricevere alcuna multa. Ripresi numerosi fumatori che non hanno modificato le proprie abitudini. Codacons chiede ai Comuni un giro di vite contro chi butta mozziconi di sigarette a terra, attraverso l’invio di vigili lungo le strade, e di incrementare la presenza di posaceneri e cestini dei rifiuti sul territorio

L’associazione dei consumatori segnala come si continuano a gettare mozziconi di sigaretta in strada senza ricevere alcuna multa. Ripresi numerosi fumatori che non hanno modificato le proprie abitudini. Codacons chiede ai Comuni un giro di vite contro chi butta mozziconi di sigarette a terra, attraverso l’invio di vigili lungo le strade, e di incrementare la presenza di posaceneri e cestini dei rifiuti sul territorio
 
Nelle città d’Italia si continua a gettare a terra i mozziconi di sigaretta, nonostante i divieti entrati in vigore oggi. La denuncia arriva dal Codacons, che questa mattina attraverso le telecamere del Codacons Tv ha ripreso numerosi fumatori che, in barba alle nuove misure in vigore da oggi, non hanno modificato le proprie abitudini.

"La legge sulla Green Economy entrata in vigore assieme al pacchetto Salute, prevede da oggi multe da 60 a 300 euro per chi butta a terra mozziconi di sigaretta – spiega il Codacons –. Nella realtà, però, non è cambiato assolutamente nulla, e le cicche di sigaretta continuano ad essere gettate sui marciapiedi".

 “E’ successo esattamente quanto avevamo previsto – spiega il Presidente Carlo Rienzi – e la colpa è dei mancati controlli: se si varano nuovi divieti ma non si è in grado di farli rispettare, la loro efficacia è nulla. Chiediamo quindi ai Comuni un giro di vite contro chi butta mozziconi di sigarette a terra, attraverso l’invio di vigili lungo le strade, e di incrementare la presenza di posaceneri e cestini dei rifiuti sul territorio”. 
 
Lorenzo Proia

 

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