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Venerdì 29 GENNAIO 2016
Lazio. Tor Vergata e Università del Qatar siglano accordo culturale su didattica e ricerca
L’accordo, della durata di tre anni, che potrà essere rinnovato per ulteriori tre, attiverà collaborazioni di ricerca e didattica attraverso lo scambio di esperti, docenti, studenti e staff scientifico dei due Atenei, la condivisione di informazioni e pubblicazioni scientifiche, la definizione di programmi di studio condivisi finalizzati a titoli congiunti.
L’Università di Roma ‘Tor Vergata’ e l’Università del Qatar hanno siglato un accordo culturale-scientifico che riguarderà le aree di Economia, Ingegneria, Lettere, Giurisprudenza, Scienze e Medicina. L’incontro per la firma dell’accordo tra il Rettore dell’Università di Roma “Tor Vergata”, Giuseppe Novelli, e il Presidente dell’Università del Qatar, Hassan Rashid Al-Derham, si è tenuto presso Palazzo Madama alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini.
L’accordo, della durata di tre anni, che potrà essere rinnovato per ulteriori tre, attiverà collaborazioni di ricerca e didattica attraverso lo scambio di esperti, docenti, studenti e staff scientifico dei due Atenei, la condivisione di informazioni e pubblicazioni scientifiche, la definizione di programmi di studio condivisi finalizzati a titoli congiunti. Inoltre, verranno organizzati incontri di studio, seminari e corsi in campi di comune interesse, previsti dall’accordo.
Questa collaborazione si inserisce all’interno di un’agenda d’incontri che hanno visto l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad bin Khalifa Al-Thani, impegnato in questi giorni a Roma per l’avvio di iniziative congiunte in ambito economico, culturale e scientifico con il nostro Paese.
“La nuova partnership – ha sottolineato Giuseppe Novelli, rettore di Roma ‘Tor Vergata’ – rappresenta un ulteriore risultato nel percorso di internazionalizzazione avviato dal nostro Ateneo. La collaborazione con l’Università del Qatar, ateneo giovane e dinamico e da sempre attento ad avviare programmi di sviluppo con altre istituzioni e università, costituisce per noi uno strumento per rafforzare ulteriormente la dimensione internazionale”.
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