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Lunedì 25 GENNAIO 2016
San Carlo, “Il Dg Maglietta adotta atti a suo favore”. Santarsiero (Pd) presenta interrogazione

Nell’occhio del ciclone l’atto con cui l'azienda ha propogato fino al 2019, l’incarico di primario di Medicina Legale a Rocco Maglietta, attuale direttore generale del San Carlo, ed altri atti con cui si qualifica come interaziendale la struttura di Medicina legale. Nell’interrogazione si chiede di verificare l’ipotesi di conflitto di interesse.

C’è l’ombra di conflitto di interesse negli atti che la direzione aziendale del San Carlo di Potenza avrebbe adottato nei confronti del reparto di Medicina legale. A denunciarlo, in una nota, è il consigliere lucano del Pd Vito Santarsiero, che punta il ditro contro l’atto con cui la direzione dell’azienda ospedaliera avrebbe propogato fino al 2019 l’incarico di primario della Medicina legale, già ricoperto dal dott. Rocco Maglietta con contratto scaduto il 5.01.2012, a favore dello stesso dott. Rocco Maglietta, oggi direttore generale dell’Azienda ospedaliera.

A proposito il consigliere regionale del Pd ba presentato una interrogazione in cui chiede di “verificare se l’atto sia nullo; se sussistono ragioni di conflitto di interesse e se la proroga dell’incarico, con effetto retroattivo e sino all’ottobre 2019, determinerebbe un ulteriore vantaggio a favore dell’attuale direttore generale garantendogli, alla scadenza del mandato (gennaio 2018)  ancorché  ultrasessantacinquenne di non andare in pensione sino al compimento dei 40 anni totali di servizio”.

Santarsiero chiede ancora di “verificare se sussistono vizi di legittimità in ordine agli atti aziendali adottati dallo stesso direttore generale del Azienda ospedaliera San Carlo, da ultimo si veda la delibera 364 del 23.12.2015, con i quali lo stesso qualifica come interaziendale, e quindi di maggior valenza organizzativa ed economica, la medesima struttura di Medicina legale di cui con effetto retroattivo è stata disposta la proroga di incarico allo stesso direttore generale".

“Non sfugga all’attenzione del governo regionale – conclude Santarsiero - che gli atti sopra segnalati sono stati adottati in contesto regionale in cui, in attuazione di disposizioni normative nazionali, è stato necessario procedere ad una drastica riduzione delle strutture complesse esistenti, riduzione che ha determinato, a fronte di un risparmio ancora da accertare, una contrazione del livello assistenziale, come da cronaca degli ultimi mesi, con sacrifico di legittime aspettative alla conservazione degli incarichi di numerosi professionisti del settore sanitario pubblico. Non sfugga inoltre che la citata unità operativa dal 2002 è senza titolare e che pertanto appare davvero poco comprensibile il motivo per cui oggi possa assurgere a struttura di tale rilevanza della sanità regionale al punto da essere elevata a struttura interaziendale”.

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