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Mercoledì 20 GENNAIO 2016
Il futuro della sanità? Federmanager e Federsanità Anci si confrontano su sinergia pubblico-privato

Incontro tra le due Federazioni finalizzato alla valorizzazione dell’integrazione tra pubblico e privato integrativo nel settore sanitario. "C'è la necessità di intervenire in favore della prevenzione, specie odontoiatrica l’evoluzione della struttura demografica della popolazione italiana, che sta modificando sensibilmente la domanda di cure"

Si è svolto oggi un incontro tra Federmanager e Federsanità Anci finalizzato alla valorizzazione dell’integrazione tra pubblico e privato integrativo nel settore sanitario. «Una sinergia auspicabile su cui è possibile lavorare congiuntamente», hanno giudicato il Presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla, e il Direttore di Federsanità Anci, Enzo Chilelli.
 
Tra i temi oggetto dell’incontro tra Federmanager e i rappresentanti di Federsanità Anci, la necessità di intervenire in favore della prevenzione, specie odontoiatrica l’evoluzione della struttura demografica della popolazione italiana, che sta modificando sensibilmente la domanda di cure. Secondo il recente rapporto Ocse sull’invecchiamento “Ageing debate the issues”, infatti, i sistemi sanitari pubblici non sono ancora pronti a sostenere popolazioni sempre più anziane. La popolazione mondiale over 60, che oggi rappresenta il 12% del totale, nel 2050 arriverà al 21%.
 
“Come garantire cura e assistenza a una popolazione sempre più longeva è il tema del prossimo futuro”, ha dichiarato il Presidente Cuzzilla. “I Fondi sanitari integrativi presenti all’interno del sistema Federmanager stanno già agendo per governare questa trasformazione e sono disponibili a interagire con quei soggetti pubblici che sono efficienti e rappresentano un’eccellenza di intervento sanitario”, ha aggiunto.
 
“Guardiamo a un sistema pubblico che sia competitivo e sia capace di offrire prestazioni di qualità per il management”, ha chiarito Anna Paola Santaroni, direttore generale Ospedale San Giovanni Battista ACISMOM e Coordinatrice dell'Area Riabilitazione di Federsanità ANCI- “Nel quadro dei progetti nazionali e regionali per l’abbattimento delle liste di attesa, esistono strumenti su cui è possibile costruire operazioni win-win tra pubblico e privato”.
 
“La sanità integrativa – ha concluso Cuzzilla – può rappresentare una risposta anche per il Servizio sanitario nazionale, ma è bene che l’adesione da parte di imprese e cittadini a quei Fondi sanitari integrativi che oggi assicurano elevati standard sanitari e di gestione sia adeguatamente incentivata dal legislatore con una netta politica di defiscalizzazione”.

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