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Martedì 19 GENNAIO 2016
Sicurezza Agroalimentare. Dalle bevande ai cibi un prodotto ispezionato su 3 non è conforme. I numeri dei Carabinieri del Nas
Carenze igienico strutturali, frodi commerciali, etichette non conformi. Queste le contestazioni più frequenti effettuate dai carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazioni nell’ultimo triennio. I dati riportati oggi dal comandante Claudio Vincelli in audizione in commissione Agricoltura al Senato. TESTO AUDIZIONE
L'Agroalimentare è uno dei settori di punta del Paese ma che fa sempre più 'gola' ai truffatori. E tra carenze igienico strutturali, frodi commerciali, etichette non conformi. Dalle acque, agli olii, passando per il pane, la pasta e la carne ecco che emerge come in un controllo su 3 vengono riscontrate non conformità. Seguito oggi in commissione Agricoltura dell’audizione del comandante dei carabinieri del Nas Claudio Vincelli sull’attività di contrasto alle frodi. Nel triennio 2013-2015 i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità nell’ambito della Sicurezza Alimentare hanno eseguito 115.699 controlli nel quadro delle ordinarie attività istituzionali. Nelle varie circostanze sono state rilevate n. 38.007 “non conformità” (circa il 33% del totale dei controlli eseguiti).
“In Italia – ha detto il generale dei Carabinieri del Nas Claudio Vincelli - si riscontrano contraffazioni di prodotti di scarsa qualità o di origine non trattata, ma anche fenomeni di maggiore sofisticazione di alimenti trattati con processi chimici industriali complessi e commercializzati tramite sistemi che inducono in errore il consumatore. Le strategie di controllo interessano i vari livelli della filiera agroalimentare al fine di individuare le anomalie”.
I settori principali di riferimento sono costituiti dall'olio d'oliva, dal latte e derivati, dai prodotti ittici, da quelli della panificazione, dai vini e alcolici, dalle conserve alimentari, dal miele e dai funghi.
Sono stati 38.786 i controlli e 12.243 nel 2015 pari al 32%. Acque e bibite, alimenti dietetici, carni ed allevamenti, conserve, farine, pane e pasta. Ma pure latte e derivati, olii, pesce, ristorazione, vini ed alcolici. Questi gli alimenti oggetto delle ispezioni.
In totale sono state sequestrate merci per un valore di 435 milioni. Comminate sanzioni per un totale di 16,4 milioni di euro, di cui 2.973 sono penali e 16.567 amministrative. Sono 10.264 invece le persone segnalate all’autorità amministrativa e 1.723 a quella giudiziaria. Sono state chiuse 1.035 strutture.
I settori con le più alte percentuali di non conformità sono la ristorazione (41%) seguita dal settore Farine, pane e pasta (36%) e da Carni e allevamenti con il 32%. Per quanto riguarda le tipologie della sanzioni contestate nel 72% dei casi riguardano le carenze igienico strutturali, igiene degli alimenti (21%), frode in commercio (19%), etichettatura e tracciabilità (8%) e adulterazione e contraffazione alimenti (7%).
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