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Sabato 16 GENNAIO 2016
Abruzzo. Reparti trasferiti a privati. Febbo (commissione vigilanza) presenta esposto alla Procura
Il consigliere di Forza Italia e presidente della Commissione di Vigilanza chiede di far chiarezza sui provvedimenti che sarebbero stati presi per la sanità dei territori di Chieti–Pescara-Città Sant'Angelo. Per Febbo si rischiano "squilibri nel rapporto territoriale tra sanità pubblica e privata".
Alcuni reparti di Villa Pini e della clinica Spatocco sarebbero stati trasferiti verso le strutture di Pierangeli e Villa Serena. E sarebbe in corso un progetto per il trasferimento delle chirurgie e dei relativi posti letto della clinica Spatocco in un'altra clinica privata a Pescara. "Mi auguro che si riesca a far luce su questa vicenda che se confermata sarebbe preoccupante per la Sanità abruzzese sottoposta a una metamorfosi che oltre a stravolgere gli equilibri territoriali, in questo caso penalizzando irrimediabilmente l'area di Chieti e del Chietino, porta a squilibri nel rapporto territoriale tra sanità pubblica e privata". A denunciarlo è il consigliere di Forza Italia e presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo, annunciando in una nota di avere presentato un esposto alla Procura per fare luce su quanto sta accadendo in questi giorni sull'asse Chieti–Pescara-Città Sant'Angelo.
"Altro che casa di vetro, l'Abruzzo continua a essere la Regione dei misteri anche su temi sensibili come la sanità", denuncia Febbo spiegando che "stando alle notizie circolate sui media locali, ma anticipate informalmente nel corso delle audizioni in Commissione di Vigilanza dai Direttori generali delle Asl, dal Direttore del servizio sanità e dallo stesso Assessore Paolucci, confermate da informazioni ricevute da dipendenti di Villa Pini e della clinica Spatocco, alcuni reparti sarebbero stati trasferiti verso le strutture di Pierangeli e Villa Serena. Però, in base a quanto stabilito dalla Legge n.32 del 2007 e al fabbisogno dei posti letto che secondo le norme vigenti hanno una base provinciale, tutto ciò sarebbe vietato. Il tutto è ribadito dal Decreto n.45/2010, che nel riorganizzare la rete ospedaliera regionale ha definito il fabbisogno dei posti letto sempre su base provinciale. Peraltro - prosegue Febbo nella nota -, sempre dall'interno della clinica Spatocco, mi giungono informazioni relative alla presentazione al Suap di Chieti, in data 4 gennaio, della richiesta di cambio di destinazione d'uso dell'immobile in viale Amendola in struttura residenziale assistita: questo confermerebbe il trasferimento delle chirurgie e dei relativi posti letto in altra clinica privata a Pescara".
"Visto che non è possibile conoscere gli atti ufficiali che mi vengono costantemente negati, nonostante le numerose richieste, sminuendo e mortificando il mio ruolo di Consigliere regionale nonché di Presidente della Commissione di Vigilanza - rileva Febbo - considerato che non mi è ancora possibile leggere il contenuto del fantomatico decreto n.4 (che sarebbe stato firmato nei giorni scorsi dal commissario ad acta D'Alfonso, sempre da indiscrezioni giornalistiche) e di cui non c'è traccia neanche sul web, ho dovuto nuovamente, per far valere i miei diritti e quelli degli abruzzesi, rivolgermi alla Procura della Repubblica perché a quanto pare è l'unica strada percorribile di fronte a tale modo di agire".
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