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Giovedì 14 GENNAIO 2016
Basilicata. Recupero ticket, Adoc: “Possibilità di ricorrere nei fatti negata”

L’associazione denuncia l’incapacità del personale delle Asl di rispondere alle richieste di chiarimento dei cittadini sulle presunte false esenzioni e punta il dito contro i termini troppo brevi a disposizione per contestare la richiesta di pagamento e la maggiorazione, in caso di rigetto, di 40 euro all’anno per spese di istruttoria.

L’Associazione Difesa Orientamento Consumatori (Adoc) contro le richieste di risarcimento per falsa esenzione dal ticket inviate nelle settimane scorse ai lucani. “Ai cittadini – contesta l’Adoc - viene intimato il pagamento in termini brevissimi (30 o 120 giorni) e per alcuni, in caso di rateizzazione, il versamento deve essere effettuato entro il 31/01/2016. Nelle note inviate si precisa che l’utente può ricorrere contro tale richiesta di pagamento. Ma nel caso in cui il ricorso venga rigettato è applicata una maggiorazione pari a 40 €/anno per spese di istruttoria”.

Per l’Adoc, dunque, “è chiaro ed evidente che non viene dato all’utente la possibilità di poter ricorrere avverso la richiesta di pagamento sia per i termini molto brevi per il ricorso sia per la poca chiarezza del provvedimento (quale è la norma che obbliga l’utente al pagamento dei 40€/anno?)”. Tutto questo mentre, denuncia ancora l’Adoc, “registriamo la confusione determinata dall’assenza di risposte da parte delle ASL competenti tanto che, in questi giorni, gli sportelli dedicati non sono stati in grado di dare chiarimenti esaustivi ai cittadini”.

L’Adoc chiede quindi “la sospensione immediata del provvedimento relativo alla richiesta dei pagamenti fino a quando non saranno chiariti i termini della questione” e “un incontro, urgentissimo, riguardo la vicenda”.

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