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Venerdì 08 GENNAIO 2016
Marche. Punti nascita, Comune S. Severino ricorre al Tar: “Superiamo i 500 parti”

“Ci sono fondati elementi giuridici, sia di diritto che di fatto, che legittimano questo nostro ricorso", dichiara il sindaco Cesare Martini. Lo stop ai parti nell’ospedale di Bartolomeo Eustachio è previsto per il 31 gennaio. Nel 2015 i bimbi nati nella struttura sono stati 542. “La soglia dei 500 è stata sempre superata, anche in passato”.

Il Comune di San Severino Marche ha affidato all'avvocato Simona Tacchi, e allo Studio legale Cavallaro, l'incarico di ricorrere al Tar contro la determina del direttore generale dell'Asur Marche che ha deciso la chiusura del punto nascite dell'Ospedale "Bartolomeo Eustachio". “Ci sono fondati elementi giuridici, sia di diritto che di fatto, che legittimano questo nostro ricorso" spiega il sindaco Cesare Martini, che annuncia così anche “la richiesta di sospensione della sciagurata delibera sottoscritta dalla Giunta regionale alla vigilia di Natale".

Dal 18 gennaio per il punto nascite di San Severino scatterà il blocco delle prenotazioni, mentre è stato programmato per il 31 gennaio lo stop definitivo dei parti. "Il nostro reparto – continua Martini - ha chiuso il 2015 con all'attivo ben 542 nati. In tutte le delibere della Giunta regionale, quelle sottoscritte prima del famoso 'pacco di Natale', non era mai stata prevista la chiusura dei punti nascita sopra i 500 parti. Ricordo, è bene evidenziarlo, che al materno infantile presso il 'Bartolomeo Eustachio' questa soglia è stata sempre superata anche negli anni passati. La decisione di chiudere, che ho sempre detto è frutto di una scelta politica di cui il presidente Luca Ceriscioli deve assumersi tutta la responsabilità, continua ad essere pazzesca, assurda e ingiusta. La nostra battaglia, comunque, non si fermerà di certo qui”.

Oltre all'affidamento di un incarico per ricorrere al Tar, prosegue Martini, “insieme ai sindaci di Fabriano e Osimo stiamo valutando l'ipotesi di un referendum. Ho pure chiesto alla Regione tutta la documentazione in merito ai controlli fatti nel reparto di Ostetricia dell'ospedale di Macerata per avere la certezza che la struttura possa ricevere tutta l'utenza dell'intero entroterra in maniera adeguata”. Il sindaco di San Severino Marche annuncia anche l’intenzione di presentare un esposto alla Corte dei Conti “qualora si dovesse procedere solo alla chiusura del nostro punto nascita e non anche al potenziamento della struttura ospedaliera con la multispecialistica, cioè oculistica, dermatologia e chirurgia di presidio unico di Area Vasta in week surgery visto che su San Severino negli ultimi anni sono state investite risorse pubbliche con lavori ancora in corso. C'è, infine, un'altra argomentazione che è quella dei costi che le gestanti dovrebbero affrontare per recarsi fuori regione per visite, controlli e per far nascere i propri figli, costi che verrebbero pagati pure dalla sanità marchigiana con la mobilità passiva di pazienti verso altre strutture non del territorio regionale", conclude Martini.

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