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Martedì 05 GENNAIO 2016
FVG. Serracchiani: “Per l’Aas 3 puntiamo al piano emergenza e più servizi”
Previsto, tra le altre cose, il potenziamento del personale infermieristico (otto addetti in più), l'ampliamento degli operatori della riabilitazione e l'investimento di risorse dedicate alle aree dei minori, delle famiglie e della disabilità.
Attuazione del Piano emergenza/urgenza e rafforzamento della Sanità territoriale in tutte le sue articolazioni: sono i punti cardine della strategia del 2016 per l'Azienda per l'Assistenza Sanitaria (AAS) n. 3 Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli illustrati in una nota della Giunta regionale a margine dell’incontro tra la presidente Debora Serracchiani, l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca e il direttore dell'AAS n. 3 Pier Paolo Benetollo per una ricognizione sugli interventi da mettere in atto nell'anno appena iniziato in linea di continuità con il percorso già partito nel 2015.
“In particolare – spiega la nota - sarà completata l'integrazione fra gli Ospedali di San Daniele e di Tolmezzo e avrà avvio il Piano di emergenza / urgenza che, fornendo ai cittadini servizi più efficaci, darà risposte anche a criticità pregresse alla Riforma della Sanità regionale che alcuni hanno recentemente evidenziato”.
Secondo quanto riferito dalla nota “particolare soddisfazione è stata espressa nell'incontro odierno per i risultati registrati dalla Day Surgery (chirurgia non complessa senza ricovero notturno) di Gemona che, con l'attuazione della Riforma, è arrivata a coprire già oggi oltre metà dell'attività dell'intera AAS n. 3: tutti i pazienti dimessi dal presidio sono stati intervistati e la media delle valutazioni sull'operato ospedaliero è stata superiore al 9, in una scala da 1 a 10. In generale, Benetollo, valutando l'attività fin qui svolta, ha definito l'AAS Alto Friuli-Collinare-Medio Friuli ‘un'Azienda che rispetta gli impegni’".
La nota spiega quindi che nel 2016 l'offerta sanitaria dell'Azienda sarà qualificata da una fitta serie di interventi sul territorio. Sono previsti il potenziamento del personale infermieristico (otto addetti in più), l'ampliamento degli operatori della riabilitazione e l'investimento di risorse dedicate alle aree dei minori, delle famiglie e della disabilità.
“Strategica, infine, la costituzione di aggregazioni di medici di famiglia, finalizzata ad accrescere l'assiduità dei servizi e l'appropriatezza della risposta sanitaria”.
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