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Giovedì 07 GENNAIO 2016
Sicilia. Punti nascita, l’assessorato: “Deroghe solo con l’ok del ministero”

L’assessorato interviene con una nota nelle polemiche sulla chiusura dei punti nascita e chiarisce: "La competenza sulla deroga dei punti nascita appartiene al ministero della Salute; alle Regioni ed alle rispettive Aziende sanitarie spetta il compito di mettere in sicurezza i punti nascita sui quali il Dicastero ha concesso la deroga”.

Non si saranno deroghe alla chiusura dei punti nascita se non quelle decise dal ministero della Salute. Lo ha messo in chiaro l’assessorato alla sanità della Regione Sicilia in una nota in cui si afferma che “sul tema della sicurezza l'assessore regionale della Salute ha più volte ribadito il rigore assoluto nel rispetto dei requisiti di legge vigenti a tutela della madre e del neonato. Pertanto – prosegue la nota -, così come Aziende Sanitarie e Regione si atterranno alle prescrizioni dettate dal ministero della Salute per i punti nascita di Bronte e di Licata, potenzialmente derogati, in egual misura, qualora il Ministero dovesse rivedere il proprio giudizio, eventuali ulteriori punti nascita in deroga sarebbero parimenti messi in sicurezza dalla Aziende sanitarie e dalla Regione siciliana”.

“La competenza sulla deroga dei punti nascita – evidenzia ancora l'assessorato -  appartiene al ministero della Salute; alle Regioni ed alle rispettive Aziende sanitarie spetta il compito di mettere in sicurezza i punti nascita sui quali il Dicastero ha concesso la deroga”.

L’assessorato illustra poi alcuni numeri dei punti nascita regionali. Nel 2014, spiega, i punti nascita che hanno registrato un numero di parti inferiore ai 500 sono stati 17, di cui 6 con numero di parti compresi tre 300 e 499, 8 con numero di parti inferiori a 300 e superiori a 100 e soltanto 3 con numero di parti inferiori a 100 (questi ultimi sono riferiti alle isole  minori Pantelleria e Lipari e alla casa di cura Argento di Catania già chiusa).

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