Tra ottobre e dicembre il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ed il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari hanno disposto mirate campagne di controllo in vari assetti commerciali ed in particolare nel comparto agroalimentare, eseguite anche congiuntamente dai Carabinieri dei Nas e dei Nac dislocati sul territorio. Le iniziative sono state promosse d’intesa con il Ministero della Salute ed il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Il settore agroalimentare italiano presenta un elevato livello qualitativo e le anomalie riscontrate hanno interessato solo strutture commerciali puntuali del territorio, senza coinvolgere l’intera filiera. Sulla base di una mirata strategia di controllo, in molti casi i prodotti non conformi sono stati bloccati a livelli logistico-economici intermedi, prima che raggiungessero la grande e diffusa distribuzione, come accaduto per le conserve vegetali ed i prodotti ittici).
Sono state verificate le condizioni di produzione, importazione, distribuzione e vendita di conserve vegetali, con particolare riferimento ai prodotti derivati dal pomodoro, che hanno evidenziato irregolarità nel 20% degli 821 controlli compiuti.. Le inosservanze più significative, che hanno interessato solo poche aziende, hanno prodotto il sequestro complessivo di circa 4.700 tonnellate di conserve alimentari, tra cui passate, pelati e concentrati di pomodoro, nonché confetture di frutta e vegetali vari, rinvenuti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati, presso luoghi privi dei necessari requisiti igienico sanitari nonché privi di documentazione idonea ad attestarne la tracciabilità. Nel complesso i militari delle predette Specialità dell’Arma dei Carabinieri hanno proceduto alla chiusura di 18 strutture, tra depositi ed aree di lavorazione e segnalato 183 persone alle competenti Autorità (di cui 19 deferiti all’Autorità Giudiziaria). Il valore degli alimenti sequestrati e dei locali in cui erano accantonate le conserve vegetali ammonta a circa 12 milioni di euro.
Le attività di controllo sono state estese al settore ittico, con ispezioni presso impianti collettivi utilizzati per le aste del pescato, piattaforme logistiche, mercati ittici, luoghi di grande e piccola distribuzione, finalizzate alla verifica delle condizioni della catena del freddo, l’effettiva corrispondenza delle specie ittiche dichiarate, la tracciabilità e la corretta etichettatura dei prodotti confezionati, nonché l’esposizione delle informazioni di legge per il pescato non trasformato, con particolare riferimento al loro stato fisico. Nel complesso sono stati espletati 421 controlli, che hanno prodotto il sequestro di circa 28 tonnellate di prodotti ittici di varia tipologia, poiché detenuti in cattivo stato di conservazione, in assenza di documentazione idonea alla tracciabilità e delle necessarie condizioni igienico sanitarie, riportanti false indicazioni circa la loro reale provenienza o qualità. In tale contesto sono state chiuse 3 strutture e segnalate 86 persone alle competenti Autorità (di cui 9 all’A.G.). La merce e gli immobili sottoposti a sequestro hanno un valore economico di circa 1 milione e 200mila euro.
L’attività di controllo è stata intensificata, in concomitanza con le festività natalizie, nei confronti delle aziende di produzione e vendita di prodotti dolciari, al fine di garantire la salubrità degli alimenti destinati ai consumatori e prevenire/contrastare le frodi in commercio come la vendita di prodotti tipici natalizi di produzione industriale, proposti invece come beni di lavorazione artigianale, attraverso la sostituzione delle etichette originali.
Sono stati eseguiti 831 controlli che hanno comportato il sequestro di circa 1.800 kg di prodotti dolciari poiché in cattivo stato di conservazione, con origine e qualità diverse da quelle riportate in etichetta, detenuti in locali privi dei necessari requisiti. Per 13 strutture tra laboratori e depositi è stata disposta la chiusura, mentre 243 persone sono state segnalate alla competente Autorità Amministrative e 22 all’A.G.. Il valore complessivo dei prodotti e degli immobili sottoposti a sequestro ammonta a circa 5 milioni.
Nel settore della ristorazione collettiva sono state eseguite verifiche presso le mense di istituti scolastici, ospedali, case di cura e di riposo, al fine di accertare le condizioni igieniche e strutturali degli ambienti, il rispetto delle clausole contrattuali in termini qualitativi e quantitativi, nonché le condizioni di salubrità degli alimenti. Le 1.652 ispezioni effettuate hanno interessato i servizi di ristorazione di:
-669 istituti scolastici, di cui il 16% risultati irregolari;
-209 strutture sanitarie, di cui il 22% risultati irregolari;
-774 strutture aziendali e fast food, di cui il 31% risultati irregolari.
Le violazioni più ricorrenti hanno riguardato: carenze igienico-strutturali; omessa attuazione del piano di autocontrollo; mancata predisposizione di idoneo sistema di rintracciabilità dei prodotti; irregolarità dell’etichettatura. Sono stati altresì riscontrati illeciti di natura penale, quali la detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, la frode in commercio e nelle pubbliche forniture. E’ stata disposta la sospensione dell’attività per carenze igienico-strutturali di 15 strutture (mense/refettori, cucine, depositi alimenti) e sequestrati oltre 1.300 kg di alimenti vari, per un valore complessivo di circa 800mila euro.
Anche il settore dei giocattoli e degli artifizi pirotecnici è stato oggetto di 371 controlli complessivi con il sequestro di oltre 3 milioni di addobbi natalizi, luminarie e giocattoli privi delle previste indicazioni di sicurezza in lingua italiana, per un valore commerciale complessivo di circa 7 milioni e 500mila euro. Sono 14 le persone deferite all’Autorità Giudiziaria e 39 a quella Amministrativa.
Per quanto concerne la campagna autunno-inverno 2015 le attività di maggior rilievo hanno interessato:
Conserve vegetali:
In provincia di Salerno, presso due distinte industrie conserviere, sono state riscontrate precarie condizioni igieniche e l’insudiciamento dei prodotti stoccati in un piazzale attiguo all’area di produzione. I carabinieri del locale Nas hanno proceduto al sequestro di 776 tonnellate di concentrato doppio e triplo di pomodoro e pomodori pelati. I titolari delle attività sono stati denunciati alla competente Procura della Repubblica per impiego di alimenti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati.
Nella stessa provincia è stata altresì individuata una ulteriore azienda all’interno della quale erano stoccate 330 tonnellate asseritamente di triplo concentrato di pomodori, risultato in realtà doppio concentrato di pomodoro, peraltro in cattivo stato di conservazione ed insudiciato dalla presenza di muffe e insetti. Nel prosieguo delle attività, si è proceduto alla chiusura di un deposito nelle pertinenze della stessa ditta a causa delle gravi non conformità igienico-sanitarie, organizzative e strutturali rilevate, sottoponendo a vincolo sanitario in attesa delle determinazioni analitiche ulteriori 2.765 tonnellate di passata di pomodoro e 245 tonnellate di pomodori pelati. L’amministratore delegato dell’azienda e il responsabile di produzione sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per tentata frode in commercio e detenzione per la vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione ed insudiciati.
I Carabinieri del Nas di Perugia, presso uno stabilimento di produzione, hanno sottoposto a sequestro cautelativo sanitario 48 tonnellate di alimenti vari (polpa di pomodoro, doppio concentrato di pomodoro, funghi, olive in salamoia e olio di semi) in quanto custoditi all’aperto e senza adeguate protezioni dagli agenti atmosferici.
Nel corso delle operazioni la locale Asl, fatta intervenire sul posto dai militari operanti, disponeva peraltro l’immediata chiusura del locale di stoccaggio delle materie prime e della cella di mantenimento/scongelamento degli ingredienti, rinvenuta in pessime condizioni igienico-sanitarie, sino al ripristino dei requisiti di legge.
In uno stabilimento di produzione e trasformazione di conserve vegetali della provincia di Ferrara, il Nas di Bologna ha rinvenuto 60 fusti metallici di semilavorati a base di frutta, custoditi senza alcuna forma di protezione e in spazi non notificati alla competente Autorità Sanitaria, sottoponendo a sequestro circa 13 tonnellate di alimenti.
In provincia di Chieti, i Carabinieri del Nas di Pescara hanno denunciato il titolare di un’azienda agricola per aver detenuto, per la successiva commercializzazione, circa 5 tonnellate di conserve alimentari prive di indicazioni relative alla tracciabilità.. Presso due aziende di trasformazione di conserve vegetali ubicate in provincia di Piacenza, il Nas di Cremona ha sequestrato 2.952 confezioni di conserve alimentari, per un totale di circa 3.000 kg, poiché prive di tracciabilità e, peraltro, stoccate in locali abusivamente adibiti a deposito, anch’essi sottoposti a sequestro sanitario.
Prodotti ittici
Il Nas di Milano, presso un ingrosso di alimenti dedito all’import/export, ha sequestrato 3 tonnellate di salmone affumicato sottovuoto, per un valore di 50mila euro, stoccate in una cella frigorifera malfunzionante, che ha compromesso il rispetto della “catena del freddo”. Presso un deposito di prodotti ittici, sono stati sequestrati 900 kg di pesci, molluschi e crostacei di varia natura, per un valore di 30mia euro, poiché privi di documentazione atta a stabilirne la tracciabilità.
Lo stesso Nas, congiuntamente ai Carabinieri del Nac e dell’Ispettorato del Lavoro, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di un’azienda alimentare ed un suo dipendente per aver trasportato prodotti ittici con un furgone in pessime condizioni igienico sanitarie, peraltro privi di documentazione attestante la provenienza. Sequestrati 670 kg di pescato congelato di varia natura, per un valore di 7mila euro. La successiva attività ispettiva effettuata presso la sede operativa dell’azienda ha comportato l’ulteriore sequestro di 11 tonnellate di pescato, congelato e surgelato, in avanzato stato di decomposizione e con data di scadenza superata da tempo.
Nella provincia di Teramo, il Nas di Pescara e la locale Capitaneria di Porto hanno sequestrato 9 tonnellate di prodotti ittici, freschi e congelati, privi delle indicazioni relative alla tracciabilità, per un valore di 60mila euro. Lo stesso Nas, presso un ingrosso di prodotti ittici della provincia di Chieti, ha sequestrato 1.600 kg di gamberi rosa e cannolicchi privi delle indicazioni relative alla tracciabilità, per un valore di 50mila euro.
Il Nas di Bologna, presso un centro di depurazione e spedizione molluschi di pertinenza di un’azienda ittica della provincia di Ferrara, ha sequestrato 781 confezioni da 1 kg di cozze di origine spagnola, riportanti dati non rispondenti all’origine, al lotto e alla data di confezionamento e di scadenza.
Il Nucleo di Coordinamento Operativo del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, in Roma, presso un deposito di alimenti ha sequestrato 6,3 tonnellate di prodotti in cattivo stato di conservazione e scaduti, alcuni da svariati anni, tra cui prodotti ittici, ortofrutticoli, dolciari e conserve.
Il medesimo Nucleo di Coordinamento Operativo, in Roma, presso un deposito di import/export ha sequestrato 21,4 tonnellate di alimenti, verosimilmente destinati ai circuiti della distribuzione e ristorazione cinese, tra cui pasta e frutta secca, conserve e salse detenuti in cattivo stato di conservazione e scaduti di validità, alcuni dei quali erano in procinto di essere rietichettati con nuova data di scadenza.
Il Nac di Salerno e il Nas di Bari, presso il locale mercato ittico, hanno sequestrato 150 kg di prodotti ittici venduti in violazione alle norme sulla tracciabilità e senza etichette.
Prodotti dolciari
Il Nas di Pescara ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di una azienda dolciaria per aver confezionato e detenuto prodotti da forno pronti per la commercializzazione all’ingrosso e destinati a supermercati locali, sui quali era stata apposta la data di produzione e confezionamento posticipata rispetto a quella reale di produzione. Sequestrati 6 quintali di alimenti.
Il Nas di Bologna presso un’attività di vendita di prodotti da forno ha sottoposto a sequestro 255 kg di materie prime per la produzione di dolci recanti in etichetta la data di scadenza superata.
Il Nas di Milano ha denunciato alla competente Autorità Giudiziaria il legale responsabile di una pasticceria per aver posto in vendita prodotti dolciari industriali presentandoli al pubblico come di produzione artigianale. Sequestrate 200 confezioni.
Il Nas di Genova ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di un’azienda dolciaria per aver detenuto alimenti in cattivo stato di conservazione e insudiciati, nonché scaduti di validità e congelati arbitrariamente. Sequestrati 400 kg di prodotti dolciari e da forno.
Il Nas di Napoli, presso 4 distinte pasticcerie ed un panificio, ha sequestrato 910 kg di prodotti tipici di pasticceria tipici poiché privi della documentazione attestante la provenienza degli alimenti e/o detenuti in cattivo stato di conservazione. Chiuso dall’Autorità Sanitaria l’annesso laboratorio di una delle pasticcerie a causa delle carenze igienico-sanitarie rilevate.
Ristorazione collettiva
I militari del Nas di Sassari hanno denunciato il gestore della mensa di un asilo comunale per aver detenuto, per la successiva somministrazione, prodotti ittici in cattivo stato di conservazione poiché abusivamente congelati in contenitori non idonei e il legale responsabile di un’azienda gerente la mensa di un asilo comunale per aver impiegato nella ristorazione dei bambini alimenti diversi per qualità e composizione da quelli indicati nella fornitura del capitolato di appalto.
I militari del Nas di Potenza, nella provincia di Matera, hanno segnalato all’Autorità Sanitaria il gestore di una mensa scolastica di una scuola media per aver avviato l’attività in assenza del piano di autocontrollo e delle necessarie autorizzazioni. Personale medico della locale Asl, intervenuto a seguito di richiesta dei militari operanti, ha disposto l’immediata cessazione del servizio di ristorazione.
I militari del Nas di Perugia, a seguito di numerose segnalazioni di comitati scolastici relative alla somministrazione presso mense della scuola d’infanzia di yogurt biologico con presenza di muffe, hanno ispezionato l’azienda produttrice ove è stata accertata, nel processo di produzione, l’inidonea sigillatura dei vasetti. Sospesa la produzione dell’alimento e segnalati all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria i legali responsabili dell’azienda per aver commercializzato alimenti pericolosi per la salute pubblica, peraltro prodotti e stoccati in locali interessati da carenze igienico-strutturali.
I militari del Nas di Pescara, nella provincia dell’Aquila, hanno segnalato all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa il dirigente di un istituto scolastico enogastronomico per aver attivato e mantenuto 4 laboratori cucina ed un bar didattico in assenza di autorizzazione ed in carenti condizioni igienico-strutturali, nonchè fornito pasti ad una mensa della scuola dell’infanzia con un automezzo non autorizzato.
A seguito di numerose segnalazioni pervenute da parte di genitori di bambini frequentatori di scuole dell’infanzia, elementari e medie, hanno ispezionato 6 plessi scolastici comunali, riscontrando carenze igienico-strutturali nei locali destinati alla didattica e in quelli per la refezione scolastica. Segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa i sindaci ed i Presidenti di provincia quali legali responsabili delle strutture scolastiche.
I militari del Nas di Ancona hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria il gestore di una mensa universitaria per aver somministrato alimenti diversi per qualità con quanto stipulato nel contratto di appalto (carne congelata anziché fresca).
Il Nas di Campobasso, al termine dei controlli eseguiti presso la mensa di un ospedale civile, ha segnalato all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria i titolari delle società appaltatrici del servizio di ristorazione poiché, nei locali destinati alla preparazione degli alimenti, sono state rilevate carenze strutturali ed organizzative, tra cui l’impianto di illuminazione non idoneo (zone di lavorazione non illuminate), finestre e/o aperture prive di sistemi per impedire l’intrusione di insetti, carenze igieniche, mancanza di personale qualificato per la redazione dei menu (dietista).
I militari del Nas di Torino hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria i legali responsabili di un’azienda che gestisce la preparazione e la fornitura di pasti ai degenti ed ai dipendenti di due presidi ospedalieri per aver fornito, nell’attività di ristorazione, alimenti diversi per qualità e quantità da quelli indicati nel capitolato di appalto.
L’Autorità Sanitaria, su segnalazione del Nas di Bologna, ha chiuso per motivi di salute pubblica la mensa di un’azienda conserviera riservata ai dipendenti, poiché abusivamente attivata in locali privi dei prescritti requisiti igienico-strutturali.
Il Nac di Salerno e il Nas di Caserta, presso alcuni mercati della provincia di Caserta hanno sequestrato 90 quintali di prodotti ortofrutticoli venduti in violazione alle norme sulla tracciabilità, senza etichette e pubblicizzati con indebite evocazioni dei marchi di qualità.
Prodotti pericolosi
Il Nas di Cagliari ha sequestrato 2.000 di giocattoli e costumi natalizi, 1.000 di articoli elettrici, elettronici e luminarie, nonché 1.000 ricariche a gas per accendini, tutti non rispondenti alle normative di settore perché privi delle prescritte indicazioni in lingua italiana. Il valore dei sequestri ammonta a circa 7mila euro.
Il Nas di Pescara ha sequestrato 5.000 unità luminose a led costituenti alberi di natale fluorescenti di provenienza extracomunitaria, sprovvisti delle indicazioni di sicurezza in lingua italiana. Il titolare è stato denunciato alle Autorità competenti.
Il Nas di Livorno ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di una ditta di import-export per aver detenuto per la commercializzazione materiale elettrico (trasformatori di tensione) con marchiatura CE contraffatta e sprovvisto di documentazione attestante la conformità. Sequestrati 12.340 confezioni dei prodotti.
Il Nas di Bari, presso un esercizio commerciale, ha rinvenuto e sottoposto a sequestro 4.512 articoli di bigiotteria privi delle indicazioni di legge. Il Nas di Padova ha denunciato all’Autorità Giudiziaria il legale responsabile di una ditta per aver posto in vendita impermeabili per bambini in materiale plastico non conformi per presenza di “ftalati” in quantità superiore al limite ammesso. Sequestrati 103 capi di abbigliamento.
Il Nas di Palermo ha sequestrato 1.055 confezioni di addobbi natalizi (luminarie e giocattoli) di provenienza extracomunitaria, poiché sprovvisti delle indicazioni di sicurezza in lingua italiana.