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Martedì 29 DICEMBRE 2015
Lazio. Diabete, pubblicato sul Bur il Piano regionale 2016-2018

Per l’Associazione medici diabetologi è “una solida base per una radicale riorganizzazione dell’assistenza alle persone con diabete, nell’ottica della rete, pediatrica e dell’adulto, dello sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, e della gestione integrata”. Il DOCUMENTO

“Un graditissimo regalo di Natale, concretizzatosi nelle scorse settimane e divenuto realtà alla vigilia, con la pubblicazione del relativo decreto sul Bur, il bollettino ufficiale della regione”.
 
Così Graziano Santantonio, Presidente regionale di Amd (Associazione medici diabetologi) Lazio, ha salutato il “Piano per la malattia diabetica nella Regione Lazio 2016-2018” approvato dalla Regione Lazio e finalmente operativo.
 
“Si tratta della felice conclusione di un lungo e duro lavoro – ha aggiunto Santantonio – iniziato con il recepimento da parte della Regione Lazio del Piano nazionale per la malattia diabetica, cui è seguita l’istituzione di una Commissione regionale che attuasse le indicazioni dello stesso. La commissione ha rappresentato una grande opportunità di analisi e progettualità e ha visto la partecipazione dei rappresentanti regionali e dei rappresentanti delle società scientifiche  diabetologiche, degli specialisti convenzionati, dei medici di medicina generale, dei podologi, degli infermieri, degli psicologi e delle associazioni dei pazienti. Il risultato ottenuto – prosegue – costituisce una solida base per una radicale riorganizzazione dell’assistenza alle persone con diabete nella regione Lazio, nell’ottica della rete, pediatrica e dell’adulto, dello sviluppo dei percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, e della gestione integrata. L’implementazione del piano regionale troverà in vari set di indicatori organizzativi, di processo e di esito, idonei strumenti di verifica e miglioramento.”
 
“La messa a punto del piano regionale per la malattia diabetica – ha concluso Nicoletta Musacchio, Presidente Amd – rappresenta un passo importante per la Regione Lazio e va nella direzione sempre auspicata da Amd di valorizzazione delle competenze e di introduzione di modelli innovativi per la gestione integrata e sostenibile della cura cronica”.

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