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Lunedì 28 DICEMBRE 2015
Marche. I sindacati denunciano: “Ci hanno tolto la titolarità della contrattazione su Aree vaste”

“L’hanno fatta passare per un'operazione di mera 'manutenzione legislativa'”, ma nei fatti il provvedimento “sottrae alle Rsu la titolarità contrattuale per riservare ogni potere in materia alla sola Asur”. I sindacati chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento e annunciano una campagna di mobilitazione.

Uno “schiaffo ai lavoratori e ai sindacati”. Così Cgil, Cisl e dei sindacati di categoria della sanità hanno accolto la proposta di legge su misure urgenti di adeguamento alla legislazione approvata dal consiglio regionale delle Marche.

Per i sindacati, infatti, il provvedimento “ha stravolto, facendo passare l'operazione per mera 'manutenzione legislativa', il sistema di contrattazione delle Aree Vaste e l'assegnazione del personale all'Asur”. “Senza alcun coinvolgimento sindacale - si legge in una nota - i consiglieri di maggioranza hanno votato una legge che sottrae di fatto alle Rsu democraticamente elette a marzo in tutte le 5 Aree Vaste delle Marche, la titolarità contrattuale, per riservare ogni potere in materia alla sola Asur”. Una legge che, secondo i sindacati, arriva a “mettere a rischio la sede di servizio del personale, esponendolo a mobilità indiscriminata”.

“Se il presidente della Regione e la sua maggioranza pensano che le Aree Vaste non servano più - osservano i sindacati - abbiano il coraggio di affermarlo, cominciando a tagliare i costi della dirigenza. Se, al contrario, hanno deciso di tenerle in piedi, devono garantire il confronto e la contrattazione a quel livello”.

Respinto al mittente “un brutto regalo di Natale, volutamente nascosto all'interno di un provvedimento approvato alla vigilia delle feste, quando i riflettori erano puntati sul Bilancio”. Oltre alla “gravissima scorrettezza nel metodo” le organizzazioni sindacali denunciano “la superficialità, l'assenza di organicità e il profilo di illegittimità del provvedimento”. “

Cgil Cisl Uil chiedono alla Regione di ritirare il provvedimento e annunciano una campagna di mobilitazione di tutti gli operatori sanitari con il coinvolgimento delle istituzioni locali e dei cittadini.

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