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Mercoledì 23 DICEMBRE 2015
Valle D’Aosta. Fosson: “2015 anno difficile ma siamo andati avanti”

Nel discorso di fine anno l’assessore alla Salute ha sottolineato come si sia riusciti, nonostante la crisi, “a  'rilanciare', riorganizzando e ristrutturando sedi e strutture, per offrire nuovi servizi socio-sanitari, sia a livello ospedaliero che sul territorio". Per Fosson il 2016 sarà un anno “forse ancora più complicato” e di “ulteriore riorganizzazione”.

"Il 2015 è stato un anno difficile e complicato. Ma siamo andati avanti. Non ci sono stati né smantellamenti dei servizi né il crollo del nostro welfare e il dato occupazionale in tali ambiti non ha rilevato variazioni negative. Anzi siamo anche riusciti a 'rilanciare', riorganizzando e ristrutturando sedi e strutture, per offrire nuovi servizi socio-sanitari, sia a livello ospedaliero che sul territorio". Ad affermarlo è stato l'assessore regionale alla sanità e politiche sociali della Valle D’Aosta, Antonio Fosson, durante la presentazione del Rapporto di fine anno della Giunta.

"La riduzione delle risorse economiche - ha aggiunto – ha fatto entrare indubbiamente in crisi un'organizzazione che, anche continuando a garantire buoni livelli di efficienza, è molto costosa”.

Per Fosson “il 2016 sarà un anno forse ancora più complicato rispetto a quello attuale. Seppure tenendo conto delle prerogative dell'autonomia regionale, anche in ambito ospedaliero si procederà nel 2016 a una ulteriore riorganizzazione delle discipline specialistiche, comprendendo anche le politiche sociali". Secondo Fosson, "la prevenzione deve ritornare a essere il tema strategico e di interesse primario della vita di tutti i giorni e va sostenuta e garantita perché 'libera' risorse importanti che possono essere meglio allocate dove vi è maggiormente bisogno".

Infine, per l’assessore è necessario "proseguire sulla strada del riordino dell'assistenza territoriale, finalizzato a creare una rete ospedale-territorio efficace, potenziando quella dei poliambulatori localizzati in particolare modo nel fondovalle, perché più accessibili per i cittadini, dove concentrare i servizi e le prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali e dove intensificare gli interventi extraospedalieri".

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