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Mercoledì 23 DICEMBRE 2015
Liguria. Salvatore (M5S): “Manca una vera e propria politica sanitaria innovativa e virtuosa”
La consigliera è intervenuta ieri in Consiglio nel dibattito sui documenti finanziari e di bilancio. Gianni Pastorino (Rete a sinistra) contesta l'assenza, nel bilancio, di interventi in campo sanitario. "C’è solo continuità e una difesa dell’esistente".
Critiche alla politica sanitaria della Giunta Toti sono arrivate ieri in Consiglio Regionale, nel corso della discussione generale sui documenti finanziari e di bilancio. Secondo Alice Salvatore, capogruppo del Movimento5Stelle, in realtà nella Regione sarebbe “assente” una “vera e propria politica sanitaria innovativa e virtuosa e questa lacuna si riscontra anche nel modo frettoloso e generico con cui si tratta del trasporto pubblico locale, che denota una grave assenza di scelte politiche strategiche. Secondo Salvatore, i limiti del Primo collegato alla legge di stabilità, cioè «l’assenza di disposizioni che producano immediatamente effetti positivi sulla crescita, la scarsità di risorse finanziarie disponibili e l’assenza di una politica sanitaria innovativa e virtuosa si riscontrano anche nella legge di stabilità”.
Anche Gianni Pastorino (Rete a sinistra), ha contestato la Giunta spiegando “occorrono funzioni di coordinamento rispetto ad input che creino occupazione e lavoro. Invece nel bilancio c’è solo continuità e una difesa dell’esistente, non sono previsti interventi in campo sanitario, non sono previsti interventi in campo economico, interventi per la stabilizzazione dei precari, non c’è una riorganizzazione della macchina amministrativa”. Secondo Pastorino, la Liguria dovrebbe inoltre essere “più vicina alle altre regioni con le quali, e non solo la Lombardia, dovremmo, invece, creare un coordinamento che preveda fondi e obbiettivi per abbattere le liste di attesa, migliorare le prestazioni e attirare pazienti di altre realtà nelle nostre eccellenze”.
Critiche anche da Juri Michelucci del Pd: “Il bilancio di previsione 2016 ci trova contrari poiché non ne condividiamo in gran parte obiettivi e finalità e, anche quando gli obiettivi potrebbero essere condivisi, riscontriamo una mancanza di risorse investite, con la conseguenza che gli obiettivi importanti rischiano concretamente di venire meno”, ha esordito, spiegando che oggi , per la prima volta, nel nostro paese si assiste”ad incoraggianti segnali di ripresa”. E, quindi, a suo avviso, si avverte la necessità di una politica regionale che promuova gli investimenti per lo sviluppo di nuove produzioni o filiere innovative. Michelucci ha quindi sottolineato l’importanza di mettere a punto un piano per i piccoli borghi, perché “la chiusura di un bar, di una pizzeria di una farmacia in un piccolo comune – ha aggiunto - può voler dire la morte del borgo stesso”.
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