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Martedì 22 DICEMBRE 2015
Bologna. Una residente: “Incinta da sette mesi, attese enormi per controlli”. L’Ausl replica: “Non ci sono tempi attesa per esami laboratorio, punti di accesso diretto senza prenotazione”
In una lettera inviata al Corriere di Bologna una cittadina bolognese denuncia attese lunghissime per urinocoltura, emocromo ed ecografia. Ma l'Azienda chiarisce: “Punto ad accesso diretto per il distretto è all’Ospedale Bellaria, aperto dal lunedì al sabato. In ogni caso non risulta residente né assistita da alcun medico di medicina generale, e non risultano a suo nome prenotazioni di esami diagnostici né la partecipazione al Percorso Nascita”.
“Sono una residente bolognese, incinta di quasi sette mesi. Ho avuto una cistite acute e ho dovuto fare un’urinocoltura per capire come curarla: il primo appuntamento utile era dopo 20 giorni, ma a quel punto il blocco renale sarebbe stato assicurata”. La vicenda è raccontata da una cittadina, Misia Mistrani, tramite una lettera inviata al Corriere di Bologna. “Per un emocromo, invece, si aspettano in media 15 giorni – aggiunge – con il record della settimana scorsa in cui mi sono sentita addirittura dire che le agende sono chiuse per il Comune di Bologna, senza spazi liberi neanche a gennaio”.
Ma non è tutto. Perché “il colmo è arrivato qualche giorno fa – scrive ancora Mistrani – per un piccolo problema da tenere sotto controllo, il percorso nascita della Asl mi ha prescritto un’ecografia aggiuntiva, da fare entro la metà di gennaio. L’unico posto libero nel raggio di mesi (e nel frattempo temo che avrò partorito) è a Porretta Terme”.
Immediata la replica dell’Azienda Usl di Bologna – Istituto delle Scienze Neurologiche che fornisce alcune precisazioni. “A Bologna, così come in tutta l’area metropolitana – chiarisce una nota - non c’è tempo di attesa per le analisi di laboratorio. In tutti i distretti dell’Azienda Usl di Bologna, infatti, è disponibile almeno un punto ad accesso diretto, al quale i cittadini possono presentarsi senza prenotazione, ogni giorno, dal lunedì al sabato, per effettuare prelievi di sangue e consegnare campioni di urina e feci per gli esami colturali. Il punto ad accesso diretto per il distretto di Bologna è all’Ospedale Bellaria, aperto dal lunedì al sabato, dalle 7,30 alle 11,00”.
Mistrani può quindi “effettuare il suo emocromo, così come l’urinocoltura, senza alcuna attesa, semplicemente recandosi presso l’ambulatorio dell’Ospedale Bellaria o in uno degli altri punti prelievo presenti negli altri distretti”. Per accedere, invece, ai punti prelievo con prenotazione, “al di fuori delle urgenze, sempre garantite, per le indagini segnalate i tempi di attesa sono, in media, di pochi giorni e, comunque, ben al di sotto di quelli riportati nella lettera. Oggi, 22 dicembre, il tempo di attesa per un emocromo con prenotazione a Bologna è di 2 giorni, per una urinocoltura di 10”.
In merito alla ecografia, spiega l’azienda bolognese, tutte le prescrizioni sono garantite con prenotazione diretta all’interno del Percorso Nascita. E per poter chiarire quanto accaduto, “chiediamo a Mistrani di contattare l’Ufficio Relazioni con il Cittadino dell’Azienda. Dalle verifiche effettuate, infatti, diversamente da quanto riportato nella lettera diffusa oggi sulla stampa, Mistrani non risulta residente né domiciliata a Bologna, né tanto meno assistita da alcun medico di medicina generale dell’Azienda, e non risultano a suo nome prenotazioni di esami diagnostici né la partecipazione al Percorso Nascita. In queste condizioni l’Azienda – conclude la nota - non è in grado di ricostruire con puntualità quanto riferito, né tanto meno di intervenire, eventualmente, garantendo soluzioni adeguate”.
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