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Mercoledì 16 DICEMBRE 2015
Fibrosi cistica. Firmato decreto che attiva lo screening neonatale

Le attività di screening verranno effettuate dal Centro unico di riferimento regionale attivato presso la Cattedra di Endocrinologia dell'Università di Chieti.

Anche l'Abruzzo avrà il proprio programma di screening neonatale della fibrosi cistica. Lo annuncia la Regione in una nota che dà notizia dell’attivazione del programma grazie al decreto del Commissario ad acta n. 119/2015. Le attività di screening della fibrosi cistica verranno effettuate dal Centro unico di riferimento regionale attivato presso la Cattedra di Endocrinologia dell'Università di Chieti.

“Attualmente – spiega la nota - in Italia operano 31 Centri di screening neonatale con un bacino di utenza regionale, ad accezione di Molise, Umbria, Trentino e Friuli Venezia Giulia che si appoggiano sui Centri delle regioni limitrofe. Per quanto riguarda invece lo screening della fibrosi cistica esso è attivo in tutte le regioni, tranne che in Abruzzo (prima del provvedimento del Commissario 119/2015), Puglia, Sardegna e Friuli Venezia Giulia”.

La Regione Abruzzo, ricorda inoltre che già con la legge regionale 102/1997 era stato disposto di effettuare gratuitamente indagini di massa per la diagnosi precoce dell'ipotiroidismo congenito e della Fenilchetonuria e per le altre eventuali patologie per le quali è possibile uno screening di massa, in tutti i neonati della Regione Abruzzo. “Attualmente – spiega - per le attività di screening neonatale il Centro Unico di Chieti riceve i campioni di sangue di tutti i neonati della Regione ed esegue esami diagnostici di screening dell'Ipotiroidismo Congenito e della Fenilchetonuria. Sullo stesso campione di sangue - e utilizzando le medesime apparecchiature già in uso per le altre attività di screening - è possibile ora effettuare lo screening della fibrosi cistica”.

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