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Giovedì 03 DICEMBRE 2015
Friuli Venezia Giulia. Telesca: “Malattie tiroidee sotto controllo con rete sanitaria”

"L'interazione tra i professionisti, le strutture sanitarie e i medici di famiglia, che devono collaborare per poter assicurare anche ai malati delle patologie legate alla tiroide la miglior assistenza nel tempo". È quanto ha ribadito l'assessore regionale alla Salute intervenendo all'apertura del nono Congresso dell'Associazione italiana della tiroide.

"L'interazione tra i professionisti, le strutture sanitarie e i medici di famiglia, che devono collaborare per poter assicurare anche ai malati delle patologie legate alla tiroide la miglior assistenza nel tempo: la Regione Friuli Venezia Giulia sta operando un cambiamento nel sistema socio-sanitario regionale anche per favorire l'efficacia dell'assistenza sul territorio, a vantaggio di tutti i cittadini". È quanto ha ribadito l'assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca intervenendo, al quartiere fieristico udinese a Torreano di Martignacco, all'apertura del nono Congresso dell'Associazione italiana della tiroide. Un'importante assise di specialisti, di livello nazionale e internazionale, che si concluderà sabato.
 
Il Congresso ha richiamato in Friuli Venezia Giulia eminenti specialisti non solo dall'Italia, ma anche da altri Paesi tra i quali la Francia e gli Stati Uniti. Come ha evidenziato in apertura il promotore Franco Grimaldi, ricordando che il Friuli aveva ospitato un evento analogo 24 anni fa, sempre a Udine, "nella nostra regione le patologie della tiroide sono presenti e coinvolgono una cospicua parte della popolazione. Per gran parte si tratta di casi curabili e risolvibili, ma che richiedono una lunga e costante assistenza extra ospedaliera".
 
Da questa considerazione, l'assessore Telesca ha potuto far risalire l'impegno della Regione per favorire la collaborazione tra i medici di famiglia e le strutture sanitarie, al fine di assicurare alle persone la giusta assistenza attraverso cure appropriate. Il che, come ha precisato l'assessore nel concludere, "non significa erogare un servizio limitato, bensì rivolgere al paziente, specialmente da parte dei professionisti, le giuste e migliori attenzioni".

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