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Mercoledì 02 DICEMBRE 2015
Pagamenti elettronici per tutte le spese. Medici di famiglia e odontoiatri: “Non si scarichino i costi su professionisti e cittadini”

Dopo l’emendamento del Pd per lo sviluppo dei pagamento con bancomat e carte di credito il presidente Cao Giuseppe Renzo si dice “d’accordo in linea di principio” ma mostra preoccupazione per i costi che saranno scaricati sui professionisti. Critico il segretario della Fimmg, Giacomo Milillo: “Stato continua a perseguitare i liberi professionisti”.

“In linea di principio siamo d’accordo con ogni provvedimento che aiuta il cittadino ma non possiamo essere d’accordo con misure che scaricano e caricano tutti i costi sui professionisti”. Questo il commento del presidente della Cao Nazionale Giuseppe Renzo all’emendamento alla Stabilità presentato dal deputato Sergio Boccadutri che abolisce la soglia dei 30 euro (entro la quale si poteva negare il pagamento con carte di credito e bancomat), riduce le commissioni per i pagamenti entro 5 euro e dà il via alle sanzioni per chi non rispetta le regole.
 
“Siamo preoccupati – precisa - dall’aumento delle incombenze burocratiche e dai costi che inevitabilmente potrebbero ricadere sui cittadini e per questo chiediamo un’attenta valutazione dei risvolti che potrebbe avere la misura. Ripeto, bene la trasparenza che deriva dai pagamenti elettronici ma mi chiedo quando i politici si decideranno per esempio a stabilire la possibilità per il cittadini di detrarre le spese sanitarie? Un fatto che potrebbe produrre certamente un processo virtuoso”.
 
Critico sul provvedimento il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo. “Questa è l’ennesima distrazione all’attività del medico. Togliere poi il limite dei 30 euro è una vera iattura. Come medici di medicina generale abbiamo un’attività libera professionale con importi bassi e i costi del Pos faranno inevitabilmente lievitare i costi per i cittadini. Qui siamo di fronte ad uno Stato che continua a perseguitare la piccola impresa e i liberi professionisti. E poi basta con le sanzioni”.

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