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Martedì 01 DICEMBRE 2015
Stabilità. Emendamento PD per pagamenti con bancomat e carte di credito senza commissione sotto i 5 euro e via il limite dei 30 euro. Sanzioni per chi non si adegua

La proposta vede come primo firmatario il deputato PD Sergio Boccadutri: “Penso sia un questione di libertà. Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione”. Commercianti e professionisti avranno tempo di adeguarsi fino al 1 aprile. Poi scatteranno le sanzioni. IL TESTO DELL'EMENDAMENTO

Abolizione della soglia dei 30 euro (sotto cui gli esercenti potevano negare i pagamenti digitali), tagli alle commissioni per le piccole transazioni (sotto i 5 euro) e sanzioni per chi non accetta i pagamenti elettronici. Sono queste le principali novità introdotte da un emendamento alla Legge di Stabilità presentato in commissione Bilancio alla Camera di cui primo firmatario è il deputato del Pd Sergio Boccadutri. 
 
La misura come spiega lo stesso deputato al nostro giornale “va nella direzione di rendere possibile utilizzare i pagamenti digitali anche per piccole somme. “Io penso sia un questione di libertà. Vogliamo che i cittadini siano liberi di scegliere come pagare, in qualunque situazione”. In questo senso Boccadutri precisa anche come il suo emendamento vuole essere "un incentivo all'uso dei sistemi elettronici di pagamento ed eliminando il tetto dei 30 euro e le commissioni per i pagamenti sotto i 5 euro eliminiamo ogni ostacolo al cittadino che vuole usare bancomat o carte di credito anche per pagarsi un caffè".
 
E sulle sanzioni spiega: "Bisogna partire. Abbiamo messo la data del 1 aprile perché in ogni caso occorre organizzarsi, ma a prescindere dalla data ribadisco bisogna dare libertà al cittadino di poter scegliere come pagare ". In proposito l'emendamento prevede che le modalità, i termini e l'importo delle sanzioni saranno stabiliti dai ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Economia, sentita la Banca d'Italia.
  
“Al fine di promuovere l’effettuazione di operazioni di pagamento basate su carte di debito o di credito anche per i pagamenti d’importo contenuto” per operazioni “il cui importo è inferiore a cinque euro” il costo di servizio “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contanti”.
 
"I prestatori di servizi di pagamento - si legge poi nell'emendamento -  i gestori di schemi di carte di pagamento definiscono entro il 1 aprile 2016 le regole e le misure, anche contrattuali, necessarie ad assicurare l’efficace attuazione delle disposizioni".
 
L.F.

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