quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 30 NOVEMBRE 2015
Piemonte. Corso di formazione per medicina generale. Sono 140 gli iscritti. Inaugurazione questa mattina alle Molinette

Nel triennio precedente le borse di studio erano 80: si è deciso di passare a 110 sulla base delle richieste avanzate dai medici componenti l’area dei medici di medicina generale e dai medici coordinatori dei corsi di formazione, formulate dopo che si era riscontrata la notevole carenza di giovani medici di base.

Sono 140 i partecipanti al corso di formazione specifica per medici di medicina generale che si è inaugurato oggi, nell’aula magna “Dogliotti” della Città della Salute e della Scienza di Torino, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, intervenuto per il saluto istituzionale della
Regione Piemonte. Il concorso si è svolto, contemporaneamente in tutte le regioni, il 16 settembre scorso e si èconcluso, per il Piemonte, con l’ammissione di 110 medici vincitori di borsa di studio.

Nel triennio precedente le borse di studio erano 80: si è deciso di passare a 110 sulla base delle richieste avanzate dai medici componenti l’area dei medici di medicina generale e dai medici coordinatori dei corsi di formazione, formulate dopo che si era riscontrata la notevole carenza di giovani medici di base.

“La scelta della Regione di elevare il numero di tirocinanti in Medicina generale comporta evidentemente un notevole, maggior impegno da parte di tutti per la corretta gestione organizzativa e logistica, impegno che si può peraltro affrontare grazie alla sinergia di tutti gli operatori coinvolti, personale amministrativo regionale, medici docenti e coordinatori, che hanno offerto la loro collaborazione”, afferma l’assessore Saitta. Il corso di formazione specifica consentirà l’acquisizione del diploma necessario per esercitare l’attività medico di medicina generale nell’ambito del servizio sanitario nazionale e consentirà al medico di acquisire un bagaglio di conoscenze, abilità e competenze professionali nell’ambito di attività clinica, relazione con l’assistito, organizzazione dell’attività, gestione dei percorsi.

“I tirocinanti devono avere i mezzi per saper individuare i problemi, ricercare e utilizzare correttamente gli strumenti utili per la professione e adoperarsi nel coordinamento con gli altri professionisti per garantire la continuità ospedale-territorio, con l’obiettivo di essere in grado di occuparsi con competenza della salute psicofisica del paziente nelle diverse fasi della vita”, conclude Saitta.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA