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Mercoledì 25 NOVEMBRE 2015
Lazio. Zingaretti inaugura nuovo Ps e Servizio Immunotrasfusionale al S. Andrea. “Nostro modello è week hospital”
Nel Pronto soccorso è stata ampliata l’area destinata ai codici rossi e gialli tramite un ‘open space’ attrezzato per una assistenza intensiva e un monitoraggio continuo. Ridefiniti i percorsi dei codici verdi e bianchi, al fine di separare nettamente i flussi dei pazienti sulla base del codice di gravità. Il nuovo Centro Trasfusionale è stato pensato distinguendo ,con colori e luce, le diverse funzioni che vengono svolte.
Sono bastati 120 giorni per il nuovo Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Andrea, grazie al finanziamento della Regione Lazio, e parzialmente del Ministero della Salute, di due milioni e mezzo di euro (di cui circa 1 milione e 800 mila euro per i lavori di ristrutturazione e i restanti per le apparecchiature e per gli arredi ) che ha permesso l’adeguamento dell’area di emergenza in occasione del Giubileo Straordinario. La nuova struttura è stata inaugurata oggi dal governatore, Nicola Zingaretti.
Il PS del Sant’Andrea, DEA di I livello, conta 48mila accessi l’anno, pari a 130 pazienti al giorno, che si prevede possano aumentare nel corso dell’anno giubilare. La struttura presentava però alcune criticità per gli spazi angusti, il sovraffollamento e le carenze in termini di comfort per i pazienti. I lavori hanno interessato una superficie di 975 mq.
E’ stata ampliata l’area destinata ai codici rossi e gialli attraverso la realizzazione di un ‘open space’ attrezzato per una assistenza intensiva e un monitoraggio continuo e sono stati ridefiniti i percorsi dei codici verdi e bianchi, al fine di separare nettamente i flussi dei pazienti sulla base del codice di gravità. Realizzato anche un ambulatorio chirurgico ortopedico per il trattamento di lussazioni e fratture minori, destinabile anche al trattamento chirurgico in PS dei pazienti con ferite e traumi. Approntata una holding area, dotata di 10 posti letto/barelle, per i pazienti in attesa di definizione diagnostica o di ricovero.
Degli otto nuovi Box realizzati, uno è dedicato ai pazienti con sospetta violenza di genere e a pazienti psichiatrici. Adibito, inoltre, un locale di decontaminazione, adiacente alla Camera Calda, utilizzabile anche per l’ isolamento biologico di pazienti altamente contagiosi. Nell’ ambito del finanziamento, hanno trovato capienza anche diverse apparecchiature: tra l’altro, sei ventilatori automnatici, quattro centraline di monitoraggio, un ecografo multifunzionale, un sistema doppler transcranico per identificare precocemente le cause di ictus cerebrale (il Sant’Andrea è sede di Stroke Unit nella rete delle patologie cerebro vascolari acute).
In occasione dell’inaugurazione Zingaretti ha visitato anche il nuovo Servizio Immunotrasfusionale. Realizzato in 160 giorni, grazie al finanziamento complessivo di quasi 600 mila euro da parte della Regione Lazio, il reparto è stato progettato con una attenzione particolare alla umanizzazione e tutela della privacy e del benessere dei pazienti e degli operatori. Il progetto è stato pensato distinguendo con colori e luce, le diverse funzioni che vengono svolte all’interno degli ambienti, con una attenzione particolare agli spazi distributivi che connettono diversi servizi.
E’ dotato di 5 postazioni per la Donazione del Sangue e 2 postazioni dedicate alla Plasmaferesi ed è munito di tutte le apparecchiature necessarie alla l’autonomizzazione delle attività emotrasfusionali. In stretta contiguità con il SIMT sono in allestimento i locali che ospiteranno a breve il Centro Regionale Sangue, che avrà sede presso il S.Andrea.
“Questo è il risultato del lavoro di tutta la Regione – ha commentato Zingaretti - grazie anche all’impegno enorme degli operatori che reclamano da anni più dignità. Tanti cittadini sono infatti stanchi, quando si entra in un pronto soccorso, di vedere infrastrutture e un sistema non degno della qualità di offerta del sistema sanitario regionale. Stiamo vincendo una grande battaglia”. Il governatore ha poi spiegato che la ristrutturazione consente di “affrontare problemi irrisolti come quello dell'affollamento. Stiamo ampliando le aree e incrementando il personale ma poi i pronto soccorso sono affollati perché non ci sono i posti letto. Per questo stiamo cercando di sensibilizzare direttori e medici affinché i pazienti siano dimessi sette giorni a settimana. Vigileremo anche per controllare gli esiti di ciò che succede nei week end. Il modello è il week hospital, luoghi nei quali per sette giorni tutti devono essere operativi".
"Ho chiesto al presidente Zingaretti di avere una macchina delle forze dell'ordine per la vigilanza e la sorveglianza h24, perché se accade qualcosa qui siamo isolati". Lo ha riferito il commissario del Sant'Andrea, Giuseppe Caroli. "Ci sono anche problemi di accesso per chi proviene dal Grande Raccordo Anulare. Ogni giorno – ha raccontato - anch'io faccio la fila ed è indegno che non si riescano a far passare le ambulanze. Non è possibile che tre quarti delle persone che bloccano la strada non vanno in ospedale. Chiederò all'Anas di cambiare la cartellonistica stradale".
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