quotidianosanità.it
stampa | chiudi
Giovedì 19 NOVEMBRE 2015
Radioterapia. L’Ao San Carlo ferma l’iter di esternalizzazione. Soddisfazione dell’Anisap
Per l’ Associazione Regionale delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private l’esternalizzazione di prestazioni e servizi del pubblico “contrasta con i principi della spending review e del controllo della spesa” ed è in controtendenza con l'obiettivo "di difendere l’esistente rete di strutture sanitarie private accreditate dagli attacchi mossi sempre in nome del risparmio”.
“Bene ha fatto il dg dell’A.O. San Carlo dottor Maglietta a stoppare l’iter di esternalizzazione nella gestione delle prestazioni da erogare nell’istituendo Centro di Radioterapia dell’ospedale di Potenza”. Lo afferma una nota il presidente dedell’ANISAP Basilicata, presidente Antonio Flovilla. Secondo Flovilla, infatti, “la scelta dell’esternalizzazione in questo come in altri casi di prestazioni e servizi del pubblico contrasta con i principi della spending review e del controllo della spesa che da tempo sono agitati a livello di Governi nazionale e regionale per giustificare i nuovi e pesanti tagli imposti anche al nostro sistema sanitario (una ventina di milioni di euro in meno nelle casse regionali). Non si sottovaluti che la stessa Corte dei Conti ha aperto anche in Basilicata numerosi procedimenti per accertare eventuali sprechi di risorse pubbliche nella sanità (il caso più eclatante è il progetto di nuovo ospedale di Lagonegro)”.
Inoltre, esternalizzare “è una scelta che cadrebbe in controtendenza proprio in una fase in cui siamo fortemente impegnati a difendere, a denti stretti, l’esistente rete di strutture sanitarie private accreditate dagli attacchi mossi sempre in nome del risparmio. Nello specifico del Centro di Radioterapia la società a cui viene esternalizzato il servizio ha un doppio vantaggio perché acquisisce per un lungo periodo un mercato e un’utenza direttamente dal pubblico. Tutto ciò – evidenzia Flovilla - avverrebbe con i soldi pubblici, vale a dire dei cittadini-utenti. E se si facesse lo stesso in tutti i settori della sanità quale sarebbe la garanzia di controllo da parte del pubblico?”
Il presidente dell’Anisap Basilicata spiega, quindi, come “la nostra proposta di integrazione pubblico-privato si muove invece su altri binari: pur in presenza di vincoli di spesa molto stringenti, come riconosce il Governo Renzi senza trovare sintonia con quello Regionale, appare come una delle poche strade percorribili per rispettare il principio di garantire a tutti il diritto di cure appropriate in modo efficace, nel contempo alimentando un sistema, quello della white economy, che può rappresentare un driver per lo sviluppo e l’occupazione del sistema Paese. Solo da una virtuosa integrazione pubblico-privata, unita alla valorizzazione dell’economia della salute, dell’assistenza e del benessere della persona, può scaturire un forte cambiamento di tipo produttivo e occupazionale utile al rilancio economico e sociale della nostra regione e del Paese”.
“La sanità – conclude Flovilla - è materia complessa e delicata e, pertanto, ha bisogno di essere governata con attenzione, con competenza e nel rispetto di una visione politica che abbia al centro la persona ed il territorio. Infatti, non si può impoverire un territorio, chiudendo o ridimensionando ospedali e presidi importanti e, contestualmente, costruire nuovi ospedali e servizi in altri territori oppure ricorrendo alla esternalizzazione. In tutto questo non vi è logica, ma soprattutto non vi è politica. E laddove manca la politica, soffrono insieme, irrimediabilmente, cittadini e territori”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA