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Mercoledì 04 NOVEMBRE 2015
Toscana. Bufera in Consiglio regionale per il corso di formazione in un resort di lusso. Spesi 95 mila euro per due giorni. Ma per la Regione: “L‘evento è coerente con le necessità formative”
Intervendendo in aula in risposta a numerose interrogazioni sul corso rivolto ai dirigente delle Asl, l'assessore Saccardi ha chiarito che “l’intervento formativo è stato coerente rispetto alla complessità del processo di profondo riassetto delle strutture sanitarie”. Quanto alla scelta della location, “nessun riferimento legato alla proprietà della struttura”, connessa al senatore Andrea Marcucci del Pd.
“E’ inaccettabile”, “Fa cadere le braccia”, “E’ molto grave”. Questi alcuni dei commenti in Consiglio regionale della Toscana alle risposte fornite dalla Regione alle 4 interrogazioni presentate sulla vicenda del convegno formativo di 2 giorni dei dirigenti delle Asl in un resort di lusso, per una spesa pari a 95 mila euro. La risposta, preparata dall’assessore alla Salute, Stefania Saccardi, è stata letta in Consiglio dall’assessore all’Istruzione Cristina Grieco, essendo Saccardi impegnata a Roma sul fronte fondo sanitario nazionale.
Per Saccardi “l’intervento formativo svolto è stato coerente rispetto alla portata del cambiamento in atto, data la complessità di questo processo di profondo riassetto delle strutture sanitarie”. Grieco a quindi chiarito le spese nel dettaglio, così come le sono state scritte da Saccardi: 33 mila euro come compenso per l’attività di formazione da parte dell’Istituto europeo di neurosistemica (Ien), svolta da nove formatori specializzati; 49mila 800 euro per il pernottamento dei 177 ospiti in 140 stanze, con la fornitura di due pranzi, una cena, una colazione, due coffee break, per un costo pro-capite di 281 euro. Altri 12 mila euro sono serviti per le otto sale riunioni. L’assessore ha spiegato che “la scelta di tenere il corso al Ciocco Resort di Castelvecchio Pascoli in provincia di Lucca è stata decisa senza nessun riferimento legato alla proprietà della struttura”, connessa alla famiglia del senatore Andrea Marcucci del Pd, ma “per la rispondenza alle necessità logistiche ed economiche del servizio offerto”. L’immobile, è stato spiegato, è stato affittato ad una società nella quale i Marcucci hanno una quota di minoranza.
In assoluto disaccordo con la risposta preparata dall’assessore Saccardi si sono detti i consiglieri Stefano Mugnai di Forza Italia, Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia, Jacopo Alberti ed Elisa Montemagni della Lega Nord, Andrea Quartini, Enrico Cantone, Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi del M5s.
Stefano Mugnai, capogruppo di Forza Italia, ha definito la risposta “inaccettabile”, affermando che “apprendiamo che va tutto bene” e chiosando che “evidentemente si applicano all’oggi categorie del passato che invece non vanno più bene”. E ancora: “Il dato politico è lo scollamento tra chi prende queste decisioni ed i cittadini”.
Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, ha affermato che “fa cadere le braccia sentir dire che tutto va bene, che non c’è stato bisogno di confronto”. E poi, sui costi, ha aggiunto: “Quanto sono capaci i dirigenti dell’azienda a prenotare ad oltre il doppio di quello che avrei fatto io tramite internet? La Corte dei Conti ha aperto un fascicolo su questa vicenda”.
Andrea Quartini, M5s, ha aggiunto che “quanto accaduto è molto grave” e che “34 mila euro per nove persone è qualcosa di inopportuno, immorale, e voi dite che è normale”.
Elisa Montemagni, Lega Nord, ha chiuso le repliche alla riposta della Giunta, affermando che “è inaccettabile quanto accaduto”. Lo spreco di soldi pubblici, ha detto, è immorale e inopportuno. “Avete fatto una brutta figura”, ha chiosato rivolgendosi ai banchi della maggioranza. “Avreste fatto meglio a chiedere scusa e fare chiarezza”.
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