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Venerdì 30 OTTOBRE 2015
Presentato il nucleo Alzheimer di Venosa

La Regione Basilicata del resto ha deciso di investire risorse importanti, per un progetto innovativo, che è considerato un primo esempio di approccio integrato del Servizio sanitario regionale alla malattia dell’Alzheimer, e che si avvarrà di tecniche avanzatissime.

Mettere l'anziano al centro delle politiche sanitarie e della nuova visione di rete della salute, soprattutto quando il paziente soffre di patologie degenerative come l'Alzheimer. Con questo intento – spiega una nota della Regione Basilicata - il Dipartimento regionale politiche della Persona ha deciso di mettere in campo un progetto ambizioso, ma che è destinato a dare un grosso contributo alla popolazione lucana non solo a livello di prevenzione, ma anche e soprattutto in fatto di interventi sanitari e benessere sociale.
 
L'inaugurazione del Nucleo Alzheimer di Venosa è comunque uno dei più importanti risultati raggiunti. Decisiva – sottolinea la nota - è stata una delibera di giunta regionale dello scorso mese di agosto, in cui si autorizzava l'Asp ad avviare le procedure di mobilità interaziendale per ottimizzare le figure professionali esistenti in organico. Dopo studi e ricerche, incontri con le amministrazioni, con il mondo della sanità e con le parti sociali, dopo provvedimenti dell'esecutivo, interlocuzioni e documenti siglati anche a livello ministeriale, si arriva oggi ad una fase cruciale e fondamentale.
 
La Regione Basilicata del resto – aggiunge ancora la nota - ha deciso di investire risorse importanti, per un progetto innovativo, che è considerato un primo esempio di approccio integrato del Servizio sanitario regionale alla malattia dell’Alzheimer, e che si avvarrà di tecniche avanzatissime. L’attivazione del Centro pubblico per l'Alzheimer di Venosa va a testimoniare la grande attenzione delle istituzioni regionali nei confronti dei pazienti che soffrono di una malattia che nell’ambito delle diverse forme di demenza si qualifica come la più rilevante sotto il profilo sociosanitario. 

Uno dei primi passaggi in tal senso è stata una delibera di giunta regionale del 2011 in cui veniva approvato il progetto relativo alla “Riorganizzazione della rete regionale per le demenze” dando mandato ad Asp e Asm di mettere in atto le azioni necessarie a concretizzarlo di concerto con l'Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. 

La giunta regionale il 20 maggio 2014 ha approvato il progetto esecutivo proposto dall’Asp per il Nucleo Alzheimer di Venosa del costo complessivo di 500 mila euro. Ciò ha permesso la costruzione, in tempi brevi, del primo Centro regionale. 

L'invecchiamento della popolazione coincide con l’aumento progressivo dell'incidenza della malattia, che ha determinato “l'esigenza di definire le caratteristiche di una rete dei servizi finalizzata prioritariamente ad andare incontro alle necessità dei pazienti e dei loro familiari”. 

Nella valutazione dei pazienti geriatrici, già dal 2000, le strutture sanitarie della Regione Basilicata utilizzano lo strumento Vaor-Adi, predittivo rispetto al luogo di cura più appropriato, che dagli ultimi mesi del 2015 è stato adottato anche da Lazio e Lombardia.

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